Viganò, 4 novembre: letti i nomi incisi sul monumento ai caduti

Anche a Viganò dopo la conclusione della messa delle ore 10 il sindaco Fabio Bertarini insieme con il Gruppo Alpini e i rappresentanti dell'amministrazione comunale si sono recati davanti al monumento dei caduti in via della Vittoria, per rendere omaggio ai caduti delle due guerre.

A sinistra il sindaco Fabio Bertarini

La cerimonia ha avuto inizio con il tradizionale gesto dell'alzabandiera. In seguito è stata deposta una corona d'alloro ai piedi del monumento in segno di riconoscenza e rispetto verso i caduti. Riconoscenza e omaggio resi anche con la lettura del nome di ciascuno dei caduti da parte del sindaco.

La benedizione del parroco don Enrico

"Siamo qui davanti al nostro monumento dedicato ai caduti delle due grandi guerre, per celebrare la ricorrenza del 4 novembre, la festa dell'Unità Nazionale e la giornata dedicata alle Forze Armate. Purtroppo il 2020 resterà nei nostri cuori per molto tempo, i nostri caduti hanno combattuto contro un nemico visibile e ben definito. Noi in questi mesi, abbiamo, anzi stiamo, lottando contro un nemico invisibile che però è riuscito a mettere in ginocchio il mondo intero. Ma nonostante tutto abbiamo voluto, e sottolineo voluto, anche quest'anno, essere testimoni qui, a ricordare chi ha dato la vita per il proprio paese. Ricordo che la vita è il più bel dono che abbiamo ricevuto, e credetemi, chi è partito voleva ritornare presso i nostri cari e realizzare i propri sogni. È un nostro dovere non dimenticarli, ed è per questo motivo che abbiamo letto prima i nomi dei caduti ad uno ad uno" le parole di Bertarini.

In conclusione del suo discorso, il sindaco ha letto alcuni pensieri scritti dai ragazzi della classe quinta elementare della scuola primaria Don Carlo Antonio De Capitani, che non hanno potuto essere presenti.

L'amministratore ha poi ringraziato gli alpini di Viganò, soprattutto il capogruppo Mauro Fumagalli, l'assessore Renato Ghezzi, il vicesindaco Stefano Cazzaniga, i consiglieri comunali presenti e soprattutto l'intera comunità perchè anche in questo momento difficile ha fatto sentire la sua vicinanza alla cerimonia per non dimenticare chi è caduto.

È seguita poi la benedizione da parte del parroco don Enrico, il quale ha ricordato l'importanza del passato "per aprire il nostro cuore al sentimento della riconoscenza. Ringraziamo anche il Signore per esserci stato vicino soprattutto durante questo momento delicato e pericoloso. Cerchiamo di guardare al futuro alla ricerca di noi stessi, per poter continuare a fare del bene e ad essere sereni".

Mari.T.
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