Sirone, 4 novembre: ''non si deve dimenticare il sacrificio''

Celebrazione del 4 novembre al parco dei caduti. Quest'anno anche a Sirone la commemorazione si è tenuta nel rispetto dei protocolli, alla presenza di un ridotto numero di partecipanti per un minuto di silenzio. Erano presenti rappresentanti dell'associazione nazionale alpini, dell'associazione combattenti e reduci, della protezione civile e della polizia locale che ha condotto il vessillo del comune. 
Per il sindaco Emanuele De Capitani, sebbene questo 2020 sia stato caratterizzato dalla presenza del coronavirus, "non dobbiamo dimenticare di celebrare le ricorrenze istituzionali che rappresentano fatti e accadimenti che hanno determinato la storia e quindi il presente del nostro Paese".



Come ogni anno, al monumento dei caduti i Sironesi caduti sono stati chiamati uno ad uno alla presenza in un momento di raccoglimento: "Sono a testimoniare e a farci riflettere su come gli ideali e lo spirito di appartenenza verso il proprio Paese siano fondamentali, talmente fondamentali da poter portare, purtroppo nel loro caso, fino al sacrificio. Un sacrificio, il loro, offerto nella speranza di lasciare ai posteri, a noi, un Paese libero, in pace e unito, un Paese che sappia prendersi cura di tutti i suoi cittadini. Guardando l'attualità però sorge il dubbio che, troppi di noi, abbiano dimenticato tutto ciò".





Il sindaco omaggia il monumento ai Caduti, dove è posta la corona di alloro

Da qui l'invito all'unità: "Anche in un momento storico complesso come quello che stiamo vivendo a causa dell'emergenza sanitaria, vediamo e leggiamo di litigi, di divisioni, di atti irresponsabili e della tendenza a far prevalere il proprio interesse rispetto al bene di tutti - ha proseguito il primo cittadino - Il tutto nonostante questo momento! Un momento nel quale, più che mai, servirebbe unire gli sforzi di tutti per vincere una battaglia contro un nemico invisibile e perlopiù ancora misterioso. Non è certamente questo il Paese che i nostri Caduti possono avere immaginato e per il quale hanno sacrificato la loro vita! A cosa è valso allora il loro esempio? Dobbiamo avere il coraggio e la forza, tutti noi, di ritrovare al più presto unità di intenti nel nome del nostro Paese, senza personalismi ma anche senza paura di assumersi quelle responsabilità che possono determinare il bene comune. Solo così facendo, sono convinto, renderemo onore a loro, ai nostri Caduti e a tutti i caduti delle Guerre per la libertà dei popoli".





Al cimitero


Dopo aver lasciato il monumento ai caduti, i presenti hanno raggiunto il monumento "supplica di pace" e infine il camposanto per un momento di preghiera insieme al parroco don Gianluigi Rusconi.
Quest'oggi, domenica 8 novembre, è stata ricordata la ricorrenza del 102esimo anniversario dalla fine della Grande Guerra, terminata con l'armistizio di Villa Giusti. È tuttavia anche la giornata in cui si celebrano l'unità nazionale e le forze armate. Anche a queste ultime è andato il pensiero del sindaco De Capitani: "Credo sia doveroso rivolgere un pensiero ed un ringraziamento alle donne ed agli uomini che sono attualmente impegnate nelle numerose missioni di pace in ogni parte del mondo. Credo sia inoltre doveroso rivolgere un pensiero ed un ringraziamento anche alle donne ed agli uomini che operano nel nostro Paese e in particolare nel nostro territorio che, con il loro lavoro, ogni giorno, ci garantiscono uno stato di sicurezza che troppo spesso diamo per scontato".
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