Annone, crollo del ponte: udienza rinviata a causa del Covid. Si oppongono (alcune) parti civili

Accolta dal giudice monocratico del tribunale di Lecco, dr.Enrico Manzi, l'istanza presentata dalla maggioranza dei legali coinvolti nel procedimento penale relativo al crollo del ponte di Annone. Nei giorni scorsi infatti, le parti avevano chiesto un rinvio dell'udienza fissata per oggi, lunedì 9 novembre, in considerazione dell'emergenza sanitaria in atto e soprattutto del lockdown vigente, con conseguenti difficoltà negli spostamenti per gli avvocati provenienti da fuori regione.
Nella mattinata odierna dunque, alla presenza del sostituto procuratore Andrea Figoni - titolare del corposo fascicolo d'indagine - si sono presentati in aula una piccola rappresentanza di legali.

Un'immagine del manufatto crollato il 28 ottobre 2016 sulla SS36 ad Annone

Per la precisione c'erano gli avvocati Stefano Pelizzari in rappresentanza dei difensori degli imputati, Marco Colombo (parte civile per Codacons) e Sergio Sartori (per Anas nel ruolo di responsabile civile) - in sostituzione anche di altri colleghi - Claudia Canali (parte civile Giacalone) e infine Biagio Giancola, che tutela gli interessi dei familiari di Claudio Bertini, il 66enne civatese unica vittima della tragedia. Presente in aula - come nelle precedenti udienze dibattimentali - anche la vedova Augusta Brusadelli.
E' stato proprio l'avvocato Giancola ad opporsi per primo alla richiesta di rinvio, ritenendo che l'auditorium della camera di commercio - indicato dal giudice Manzi quale sede per celebrare le prossime udienze dibattimentali - avesse le condizioni di sicurezza adatte per garantire il distanziamento sociale richiesto da questo delicatissimo periodo.
Una posizione quest'ultima, condivisa anche dall'avvocato Canali, che pur rimettendosi alla decisione del giudice, ha
Il giudice dr.Enrico Manzi
 sostanzialmente formulato le medesime argomentazioni del collega. Si è opposto infine, anche l'avvocato Colombo, parte civile per Codacons.
Il dr.Manzi ha però accolto ''per motivi di sanità pubblica'' la richiesta di rinvio formulata dalla maggioranza dei legali coinvolti nel procedimento - alla quale non si è opposto neppure il pubblico ministero - rinviando l'udienza al prossimo 21 dicembre e calendarizzando le prossime date. Si tornerà in aula (o meglio alla camera di commercio) il 25 gennaio e poi ancora il 22 febbraio e il 22 marzo.
L'obiettivo palesato dal presidente della sezione penale è quello di completare l'istruttoria nel mese di luglio e concludere eventualmente il processo in primo grado con la sentenza da pronunciare entro il mese di settembre.
Nel disporre il rinvio dell'udienza odierna, il giudice ha ribadito la sospensione dei termini di prescrizione. Appuntamento dunque - lockdown permettendo - al prossimo 21 dicembre per l'audizione di Roberto Torresan, imputato uscito di scena dopo aver patteggiato davanti al Gup, e di Pietro Baratono, a capo della commissione d'inchiesta voluta subito dopo la tragedia dall'allora titolare ministro a infrastrutture e trasporti Graziano Delrio. Poi sarà la volta dell'ingegner Marco Di Prisco del Politecnico di Lecco e dei consulenti delle parti.
G. C.
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