Casatenovo: in centro scritte anti-covid e mascherine rosse legate ai pali

Conte Dracula. Si firma così un (lontanissimo) emulatore di Bansky, considerato uno dei maggiori esponenti della street art. In questo caso infatti, di artistico sembra esserci ben poco. Quel che è certo invece, è che a Casatenovo da qualche giorno sono comparse delle strane scritte sui muri del centro storico.

Il messaggio che vuol far passare l'ignoto writer è piuttosto chiaro: basta ''chiusure'', nè ora nè in futuro. ''No lockdown'' è infatti la frase ripetuta, a suon di bomboletta spray, diverse volte: l'abbiamo notata in Via Casati (sul muro dell'Auditorium) e poi ancora alla rotonda di Crotta e in Piazza del Lavoro agli ingressi dell'ex Vismara, replicata con i medesimi colori - rosso e nero - e con lo stesso carattere.

In Via San Giacomo, all'altezza di Via Prealpi, un'altra parola: ''sveglia'' accostata ad una data, 1984. Che si faccia riferimento al capolavoro di George Orwell che raccontava di una società chiusa post conflitto mondiale, nella quale i movimenti degli abitanti venivano monitorati da un ''grande fratello'', il dittatore dello stato totalitario chiamato Oceania? Attraverso dei teleschermi il potere diffondeva ininterrottamente la propria propaganda e controllava i cittadini anche nella loro vita privata, assicurandosi un controllo totale sulle loro vite.

Il mistero - si fa per dire - s'infittisce, arricchito dal rinvenimento di inquietanti mascherine dipinte di rosso, legate ai pali della pubblica illuminazione della zona del centro paese: in Piazza Mazzini e in Via San Giacomo. Ignoto l'autore di questa inutile bravata, che non si è palesato, limitandosi ad indentificarsi come Conte Dracula, appunto.

Chissà che il sistema di videosorveglianza non l'abbia ''pizzicato'' sul fatto, messo a segno (forse) durante il coprifuoco notturno.
G. C.
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