Oggiono, Annone, Ello: protocollo d'intesa per dare vita ad un ''Museo Urbano Diffuso''

Ha compiuto un ulteriore passo in avanti il progetto di "Museo Urbano Diffuso".
Le amministrazioni comunali di Oggiono, Annone ed Ello hanno siglato un protocollo d'intesa per collaborare alla realizzazione del progetto. L'obbiettivo che guiderà i tre comuni sarà la "valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale e naturalistico del contesto oggionese" con una "logica territoriale omogenea".
Proprio la collaborazione fra più amministrazioni comunali, sancita nel patto sottoscritto, è stata uno degli aspetti che l'assessore alla Cultura di Oggiono Giovanni Corti ha voluto sottolineare: «È positivo lavorare insieme, portando avanti un'importante visione territoriale che vada oltre il singolo comune e che sia in grado di mettere in evidenza le bellezze che questo territorio condivide».

Il polittico di Marco d'Oggiono nella chiesa di S.Eufemia

Il "Museo Urbano Diffuso" si innesterà nel tratto cittadino del più ampio "Antico Percorso di Fede in Terra di Brianza" che coinvolgerà cinque comuni: Annone, Oggiono, Ello, Colle Brianza e Dolzago. Nel tratto compreso fra i tre comuni di Annone, Oggiono ed Ello verranno sviluppati altrettanti musei urbani che racconteranno alcune peculiarità storiche di questi paesi.
«In questi tre comuni - ha spiegato Corti - il percorso "di Fede" prevederà dei passaggi cittadini che intendiamo arricchire per produrre il "Museo Urbano". Museo che permetterà ai visitatori di conoscere dei personaggi storici che in questi paesi hanno avuto particolare importanza».
Si tratta di storie rinascimentali, tardo rinascimentali e della prima epoca moderna. Tutte comprese fra il 1400 e il 1600. Verranno raccontante da alcuni pannelli descrittivi, collegati tramite "Qr Code" a un sito web che fornirà ulteriori informazioni. Ma, a spiccare, saranno i cartelloni di notevoli dimensioni raffiguranti alcune opere d'arte.
Nel territorio comunale di Annone, il museo urbano racconterà la storia degli Annoni, ricca famiglia di commercianti. Spedizionieri d'arte, in particolare verso il nord Europa, sono stati i committenti del polittico contenuto nella chiesa di San Giorgio ad Annone. La famiglia, che ha le sue origini nel comune che si affaccia sul lago e nel capostipite Ambrogio Annoni, si trasferì a Milano dove divenne fra le più importanti casate presenti nel Ducato.

Il polittico nella chiesa di San Giorgio ad Annone

Nel tratto museale in territorio d'Oggiono verrà raccontata la storia di Marco d'Oggiono pittore allievo di Leonardo. Due sue opere - un polittico e un affresco - sono contenute presso la chiesa di sant'Eufemia. «Era uno dei più amati allievi dal grande maestro Leonardo e la nostra idea è di far vedere, con delle stampe di grande formato, alcune delle opere che sono racchiuse nei più importanti musei d'Europa» ha precisato Corti.
Nel tratto ellese verrà invece ricordata la storia dei Negroni. Conosciuti anche come Missaglia, la storia di questa famiglia è quella dei più importanti armaioli dell'epoca. A partire dalla città di Milano le loro armature finemente lavorate ottennero particolari apprezzamenti e giunsero in molte casate d'Europa. Il loro successo economico e imprenditoriale si estese anche all'estero. Anche se non persero i legami con il territorio d'origine. Basti pensare che si trovava a Canzo la fornace che produceva il ferro necessario alle armature realizzate a Milano. Nel comune di Ello vi è poi la grande villa appartenuta alla famiglia.

Le armature dei Negroni di Ello

La scelta di realizzare un "Museo Urbano Diffuso" è stata adottata per andare oltre ad alcune problematiche. «Il nostro territorio - ha ricordato Corti - non dispone di un museo vero e proprio e le opere più importanti sono racchiuse nelle chiese, veri e propri luoghi di cultura, ma anche spazi non sempre visitabili». Da qui la necessità di «portare all'esterno» le opere più importanti, seppur con riproduzioni, rendendole visibili a chi attraverserà il paesaggio, all'aria aperta, nella natura dell' "Antico Percorso di Fede" e fra i centri abitati. Realizzato il "Museo Diffuso" «non mancheranno anche i momenti per visitare queste opere dal vivo» ha assicurato Corti augurandosi che il percorso museale possa portare con sé «ricadute economiche e commerciali positive per il territorio».
L.A.
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