Oggiono: presunti abusi sessuali, chiesta la condanna a 6 anni del regista Guido Milani

Guido Milani
Sei anni di reclusione. E' la richiesta di condanna formulata nella tarda mattinata odierna dal sostituto procuratore di Lecco, Andrea Figoni, nei confronti di Guido Milani, fondatore dell'associazione ''Ragazzi e Cinema''.
Il 35enne è detenuto in carcere a seguito di una precedente condanna a quattro anni e mezzo confermata nei tre gradi di giudizio (seppur sia stata accolta poi l'istanza di revisione del processo presentata dal difensore dell'oggionese, tutt'ora pendente ndr) scaturita da un'indagine coordinata dalla Procura di Milano, nella quale gli venivano contestati i reati di prostituzione minorile, violenza sessuale e cessione di stupefacenti, dopo la denuncia presentata nei suoi confronti da un 17enne.
Nel procedimento penale incardinato presso il tribunale lecchese invece, il regista è accusato di ''avere costretto persone, anche minori di 14 anni, a compiere o subire atti sessuali mediante abuso di autorità, con l'aggravante d'avere commesso più violazioni della stessa specie''.
Un fascicolo aperto dall'allora pubblico ministero lecchese Silvia Zannini (trasferita nel frattempo a Parma), alla quale è subentrato il collega Andrea Figoni, che quest'oggi al termine dell'istruttoria ha pronunciato la propria requisitoria dinnanzi al collegio presieduto dal dr.Enrico Manzi, presidente della sezione penale del foro lecchese, con a latere le colleghe Nora Lisa Passoni e Martina Beggio.
Un processo celebrato a porte chiuse che ha visto sfilare nel corso dei mesi, i testimoni indicati in lista da entrambe le parti, i consulenti e le presunte vittime. Sono otto infatti, le persone offese secondo l'impianto accusatorio sostenuto dalla Procura, di cui due costituitesi parti civili e rappresentate dall'avvocato Nadia Germanà Tascona del foro di Milano.
Guido Milani - assistito dall'avvocato Renato Pulcini del foro di Brescia - aveva avuto modo nei mesi scorsi di raccontare la propria verità, parlando a lungo e respingendo sostanzialmente ogni addebito a suo carico. Anche ''Ragazzi e Cinema'' si era schierata accanto al suo ex presidente ritenendolo vittima di un caso di ''malagiustizia''; in una nota diffusa dall'associazione e dallo studio legale che lo assiste si leggeva: '' Guido ha sempre gridato la sua innocenza'', ritenendo che quest'ultima fosse supportata da prove capaci di scagionarlo da ogni accusa.
A questo proposito toccherà proprio alla difesa prendere la parola nel corso della prossima udienza, fissata al 17 dicembre. La sentenza del collegio chiuderà poi il primo grado del procedimento.
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