Barzago: Andrea Mollica e Marilisa Palumbo ospiti di BZG per parlare di elezioni USA ‘20
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Andrea Mollica, Marilisa Palumbo e il vicesindaco Michele Bianco
I democratici sono però andati meno bene del previsto a livello congressuale, e ciò renderà sicuramente più complicata la presidenza di Biden, non avendo un senato nettamente a suo favore. D’altro canto, Donald Trump si è rivelato un candidato molto competitivo, perché nonostante negli ultimi mesi, anche a causa della gestione maldestra dell’emergenza snaitaria, si pensava che l’elettorato americano da sempre polarizzato potesse riunirsi nel ripudiare il presidente più inusuale di sempre, ciò non è evvenuto, e anzi Trump è riuscito a raccogliere 1 milioni di voti in più rispetto alle elezioni passate. Inoltre, The Donald si sta comportando coerentemente con quello che ha sempre affermato in campagna elettorale e cioè che avrebbe accettato l’esito delle elezioni solo se le avesse vinte lui e in questa affermazione i repubblicani lo hanno seguito praticamente fedelmente fino all’emblematica uscita di Mike Pompeo di qualche giorno fa secondo cui l’America si starebbe preparando alla transizione verso una seconda presidenza Trump. L’elettorato, come hanno spiegato i due esperti, è in effetti così polarizzato che il 65% crede che ci siano state frodi nel conteggio dei voti, sulla scia della denuncia fatta dallo stesso Trump, nonostante non esistano al momento prove sufficiente a validare tale ipotesi. Ad ogni modo si è concordi nel riconoscere che Biden erediterà una situazione a dir poco catastrofica a livello sanitario ed economico, gli esperti prevedono anche un cambiamento di tono e di stile nella politica estera anche se è probabile che si manterrà la linea dura con la Cina mentre si ammorbideranno i rapporti e la collaborazione con l’Europa. Nel corso del loro intervento i due giornalisti hanno affrontato anche il tema della discriminazione razionale, portato all’attenzione mediatica dal movimento Black Lives Matter, il quale ha giocato un ruolo importante nel risultato elettorale dato che il 60% degli elettori ha espresso un parere positivo in merito e sono sempre più i giovani a professarne l’importanza. Molti altri sono stati poi gli aspetti toccati, per esempio quello che vede da un parte il ruolo di Kamala Harris, prima vice-presidente donna e figlia di immigrati degli Stati Uniti e dall’altra la continua emarginazione dalla vita politica della comunità afroamericana, una ferita primordiale che continua a spaccare il Paese e che è probabilnete destinata a farlo anche in futuro. Infine, sia Mollica che Palumbo hanno commentato brevemente anche il ruolo giocato da temi controversi e divisi come il suprematismo bianco, la pratica del Gerrymendering, le scarse probabilità di riformare il sistema elettorale e il dato psitivo sulla forte affluenza alle urne, facilitato anche dal voto postale che ha sicuramente rinsaldato da questo punto di vista la più Grande Democrazia del mondo. Ciò che è certo, però, è che il Partito Democratico si trova ad afforntare oggi una base Trumpiana che si è allrgata rispetto al 2016 e deve quindi tenerne conto nella formulazione delle prossime politiche, se l’obbiettivo è quello di non perdere ulteriori giovani soprattutto tra i giovani e tra le minoranze etniche.
M.B.