Nibionno, Codic: 6 collaboratori positivi e 2 ospiti. Atteso l'esito dei tamponi su tutti

Continua il monitoraggio all’interno di casa Maria delle Grazie, la residenza di Nibionno che ospita utenti affette da disagio psichico, in relazione alla situazione pandemica, dopo che si sono registrati casi tra il personale e alcuni sintomi sospetti tra le ospiti. Nel pomeriggio di ieri, ATS è intervenuta con alcuni operatori che hanno sottoposto a tampone tutte le ospiti. Come avevamo già detto negli scorsi giorni, alcune donne avevano presentato alcuni sintomi febbrili indicati come leggeri: la direzione aveva scelto di isolarle in via preventiva, in attesa di poter verificare l’eventuale positività al Coronavirus, attivando le procedure. Era stato quindi richiesto l’intervento di ATS che giovedì 12 novembre ha inviato alcuni collaboratori nella struttura di Cibrone: le ospiti sono state sottoposte a tampone naso faringeo. “Ora attendiamo gli esiti che ci permetteranno di avere la fotografia della situazione, anche se i cambiamenti sono ormai quotidiani - ha riferito il presidente Angelo Negri – Abbiamo inoltre due ospiti al momento ricoverate in ospedale. Ci hanno confermato la loro positività al Covid-19, ma ci hanno riferito che al momento respirano autonomamente”.
Il centro orientamento dimesse istituti correzionali (C.O.D.I.C.), che durante la prima ondata dell’epidemia era riuscito a non avere casi al proprio interno, è intanto stato riorganizzato attraverso la creazione di una zona con stanze singole da utilizzare per la quarantena. Da tempo sono state chiuse le visite dei parenti e vietate le passeggiate all’esterno.
Diversi casi di positività al Covid-19 sono stati accertati sul personale: al momento risultano fermi sei collaboratori su quasi venti che operano all’interno. “A queste persone, si aggiungono altre due assenze dovute ad altri motivi – ha precisato il presidente Negri – Il personale quasi dimezzato comporta alcuni problemi a livello di turnazione, in quanto le risorse su cui possiamo contare sono poco più della metà”.
Per questo motivo è stato deciso di riorganizzare alcune attività: oltre ad adottare tutte le misure per fare in modo che le ospiti si incontrino il meno possibile, la direzione ha stabilito anche di chiudere il servizio mensa, che prima era interno e servito in due stanze diverse per garantire il rispetto del distanziamento. I pasti delle ospiti sono stati ora affidati a una società esterna che porta in struttura le pietanze già pronte.


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M.Mau.
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