La Nostra Famiglia, caso contratti: i sindacati scrivono all'Arcivescovo Delpini

Monsignor Mario Delpini
Una lettera indirizzata all'arcivescovo di Milano per informare della situazione dei lavoratori in forza alla Nostra Famiglia e chiedere di sostenere la causa di queste persone che da anni aspettano il rinnovo contrattuale.
La mossa è opera delle organizzazioni sindacali che stanno seguendo il caso da mesi: Cgil, Cisl e Uil. I segretari della funzione pubblica Catello Tramparulo per Cgil, Franca Bodega per Cisl e Vincenzo Falanga per Uil hanno inviato la lettera di sensibilizzazione.
Come noto, in base all'ultima proposta avanzata dall'associazione ai lavoratori, si intendono dividere i dipendenti in due categorie: era stato proposto di applicare il contratto nazionale di lavoro (CCNL) case di cura ai dipendenti (circa 400) che operano direttamente nell'attività di cura e di ricerca afferenti all'Istituto Scientifico Eugenio Medea.
Per circa 1600 dipendenti che operano nei centri di riabilitazione, nelle direzioni centrali e Regionali verrebbe, invece era stata confermata l'applicazione del CCNL centri di riabilitazione con il riconoscimento del 50% dell'importo corrispondente all'aumento retributivo del contratto nazionale sottoscritto l'8 ottobre.
"Se ci sono state caratteristiche che nel tempo hanno caratterizzato l'associazione La Nostra Famiglia, sono state, il senso di appartenenza alla Missione dell'Ente e la dedizione che i dipendenti hanno sempre avuto verso il loro lavoro, svolto con grande professionalità e competenza, perché come diceva il fondatore "il bene va fatto bene" è il pensiero che si legge nella lettera rivolta a Monsignor Mario Delpini, nella quale si denuncia che i dipendenti "non riescono più a vivere dignitosamente con stipendi fermi a 14 anni fa".
Proseguono poi così: "questo bene sono volti di bambini, sono momenti speciali, sono lacrime, sono confidenze dei genitori, sono risposte ai bisogni che ogni giorno, ogni momento, in ogni situazione, gli operatori mettono in campo perché l'eccellenza di questa Opera continui. Ma l'eccellenza sono soprattutto le persone che lavorano in ogni reparto dell'Associazione. Ora, tutto questo patrimonio di valori e di condivisione rischia di rimanere un bel ricordo".
Le organizzazioni sindacali, che non intendono fare un passo indietro sul diritto dei lavoratori di avere il contratto della sanità privata, hanno quindi chiesto all'Arcivescovo "di perorare la causa delle lavoratrici e dei lavoratori, affinché i lavoratori possano continuare a sentirsi al fianco dell'Associazione e sanare quelle tensioni che questa dolorosa situazione ha creato, perché ognuno possa svolgere il proprio lavoro con serenità, sentendosi rispettato e valorizzato, perché l'Associazione possa continuare a vivere i valori che professa con coerenza anche e soprattutto verso i propri lavoratori".

Per leggere la lettera integrale clicca QUI
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.