Silea: parte bene la ''misurazione puntuale'' nei sei comuni fra meratese e oggionese

«I risultati sono molto buoni e al di là delle nostre più rosee aspettative». Domenico Salvadore - presidente di Silea - non ha nascosto un certo ottimismo nel presentare i risultati delle prime cinque settimane di "misurazione puntuale". La raccolta sperimentale del rifiuto indifferenziato, fatta con il sacco rosso dotato di codice identificativo, ha impresso un'accelerazione inaspettata nelle pratiche di riciclo.

Il presidente Domenico Salvadore

Nei sei comuni in cui la sperimentazione è stata introdotta a partire dall'inizio del mese di ottobre, la quantità di rifiuti indifferenziati ha subito un vero e proprio crollo, mediamente del 40%. La riduzione maggiore è stata registrata nel piccolo comune di Ello, già ai vertici provinciali per qualità della raccolta differenziata. I cittadini ellesi hanno ridotto la produzione di rifiuto, destinato allo smaltimento attraverso l'incenerimento, del 58%. A fronte delle 2 tonnellate di rifiuti indifferenziati conferiti a Silea nel mese di ottobre 2019, nello stesso mese di quest'anno, la società pubblica incaricata della gestione del ciclo di rifiuti ha dovuto raccogliere solo 849kg. Significative le riduzioni registrate anche a Santa Maria Hoè (-44%) e La Valletta Brianza (-43%).

Alla riduzione del rifiuto destinato all'incenerimento, ha fatto seguito un aumento della quantità di rifiuto destinata al riciclaggio. Sacco viola, carta, organico e vetro hanno fatto segnare una serie di valori positivi in termini di riciclo. Basti pensare alla città di Oggiono dove, anche a causa di un numero maggiore di abitanti, nei mesi precedenti l'introduzione della sperimentazione si ipotizzavano maggiori difficoltà. Qui, non solo le problematiche sono state superate in meno di un mese, ma oltre le più rosee aspettative, la raccolta differenziata - in precedenza ferma da anni - è balzata dal 72% al 81%. Forti incrementi sono stati registrati anche a Santa Maria Hoè e La Valletta Brianza.

Come è stato possibile? Il sacco rosso ha permesso di portare alla luce alcuni errori che venivano realizzati nella raccolta indifferenziata prima dell'avvio della sperimentazione. Secondo le analisi fatte da Silea, nel mese di luglio, all'interno di un sacco trasparente destinato all'incenerimento vi era un 25% di materiali riciclabili se inseriti nel sacco viola. A cui si sommavano circa il 13% di carta e cartone e un 13% di materiale organico. Oltre a questi materiali, è stato possibile sottrarre all'incenerimento un ulteriore 10% del quantitativo di rifiuti costituiti da pannolini che, nei comuni della sperimentazione, vengono ora raccolti con il sacco azzurro, nuovo strumento di riciclo affiancato al sacco rosso.

Complessivamente, nel mese di ottobre, nei sei comuni della sperimentazione, i rifiuti riciclati con il sacco viola sono aumentati del 45%, la carta e il cartone del 28%, la frazione umida organica del 11% e il vetro dell' 8%.

Dati confermati da Pietro D'Alema - direttore generale di Silea - che relativamente al riscontro da parte dell'utenza ha spiegato: «il sistema sta tenendo bene, le persone e le famiglie hanno risposto benissimo, grazie all'impegno dei comuni e delle amministrazioni, ma anche perché eravamo in continuità con il metodo precedente». Infatti, l'introduzione del sacco rosso non ha portato a cambiamenti nelle modalità di suddivisione dei rifiuti.

Il direttore Pietro D'Alema

Ad ulteriore conferma della buona riuscita della sperimentazione vi è anche il fatto che è diminuita la quantità di volte in cui vengono conferiti i sacchi - oggi rossi - contenenti l'indifferenziato. Su cinque raccolte effettuate da Silea nel mese di ottobre, il 41% dei nuclei famigliari ha esposto il sacco rosso per meno di tre volte. Nell'arco di un mese quasi il 70% delle famiglie ha usato meno di cinque sacchi. Dati che aprono all'ipotesi di una futura riduzione del numero di raccolte effettuate dall'azienda, una soluzione che potrebbe portare ad una riduzione del tributo Tari dei rifiuti.

Visti i benefici introdotti con il sistema, seppur in una fase che resta ancora sperimentale e con dati limitati solo al mese di ottobre, Silea guarda già all'introduzione del sacco rosso in tutta la provincia di Lecco. Gli obbiettivi potrebbero essere l'estensione di questa nuova modalità di raccolta del rifiuto indifferenziato al 50% degli abitanti della provincia nell'arco del prossimo anno. Per giungere poi all'adozione da parte di tutti i comuni nel 2022.

«Massimizzare il riciclo della maggior parte dei rifiuti, nell'ottica di un'economia circolare, minimizzando la quota di rifiuti indirizzati all'incenerimento» queste - secondo il presidente Domenico Salvadore - sono le linee guida che l'azienda pubblica Silea porterà avanti nei prossimi anni.

L.A.
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