Bosisio: La Nostra Famiglia secondo Mons.Gervasoni è ''un'eccellenza da non perdere''

"Condivido con voi le preoccupazioni e i desideri di soluzione giusta ed efficace delle problematiche in essere e auspico che si trovi al più presto una soluzione adeguata". Comincia così la lettera di risposta, firmata da Monsignor Maurizio Gervasoni, vescovo delegato per i problemi sociali e il lavoro, alle organizzazioni sindacali che sabato avevano scritto (https://www.casateonline.it/articolo.php?idd=124690) per informare l'Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini, sulla delicata situazione che coinvolge i lavoratori de La Nostra Famiglia.
L'ultimo incontro, in modo particolare, aveva amareggiato le sigle sindacali che si erano trovate di fronte la proposta di dividere i dipendenti in due categorie: una con un contratto nazionale case di cura e l'altra per centri di riabilitazione. La proposta unitaria delle parti sociali è invece quella del contratto di sanità privata applicato a tutti.

Monsignor Maurizio Gervasoni e Monsignor Mario Delpini, Arcivescovo della Diocesi di Milano


Monsignor Gervasoni, nella lettera di risposta arrivata quest'oggi, conferma di aver conosciuto personalmente l'associazione "e condivido che quella realtà sia per molti versi un'eccellenza significativa da non perdere e da non ridurre", ma dice di "non avere molto da dire" sulle problematiche che da mesi, dallo scorso febbraio, stanno investendo il personale. "Per esperienza so che in questi casi occorre studiare con attenzione le situazioni e le proposte e bisogna esercitare una competenza e una sensibilità istruita che non posso dire di avere e che comunque non mi competono. Del resto gli attori del confronto siete voi e sono sicuro che troverete le soluzioni opportune".
Sapendo che l'associazione "è storicamente e spiritualmente legata soprattutto alla realtà ecclesiale della Arcidiocesi milanese", il vescovo ha riferito di aver sollecitato l'arcivescovo di Milano, Monsignor Delpini, "che mi ha assicurato la sua attenzione al problema. Conosco per molte vicende la sollecitudine della chiesa milanese all'opera di mediazione e di ascolto in situazioni di difficoltà relazionale e contrattuale. Sono convinto che anche questa volta ci sarà un interessamento proficuo ed efficace. Per il momento ritengo che l'intervento della diocesi milanese esaurisca le azioni che io posso svolgere".
Monsignor Gervasoni ha altresì chiesto alle organizzazioni sindacali di tenerlo informato "perché ritengo che l'esito di questa vicenda abbia ripercussioni evidenti e profonde in tutto il territorio lombardo".
In conclusione, la riflessione del vescovo sulla base dell'attuale situazione: "Il momento di pandemia che stiamo attraversando rende ancora più importante l'impegno di soluzione di questa vertenza che, come voi stessi affermate nella vostra lettera, riguarda un modello di presa in cario di tipo globale, di cui tutto il sistema sanitario ha estremo bisogno".
Oltre ad appellarsi alla Diocesi di Milano, i sindacati proseguono senza sosta la trattativa. L'associazione e le sigle sindacali, a distanza di un settimana, si sono incontrati nuovamente nel pomeriggio odierno. "La riunione è stata di tipo interlocutorio - ha commentato Franca Bodega, della Cisl - Abbiamo ribadito la nostra posizione mentre Nostra Famiglia ha chiesto di fare la sua valutazione. Qualche difficoltà economica c'è da parte dell'associazione, ma non prescindiamo dal punto fermo del contratto di sanità privata. Speriamo di riuscire ad arrivare a un avvicinamento, partendo da questa base e costruire qualcosa nei prossimi incontri".
Il vertice di oggi è durato due ore e mezza e il confronto è proseguito. "Sono state riportate le nostre posizioni, ovvero il mantenimento della sanità privata che fa parte del prospetto vertenziale attualmente in corso" ha confermato anche il collega di Uil, Vincenzo Falanga. "Ci sono aperte una serie di questioni e ci siamo lasciati con una programmazione di incontro".
Intanto, l'attenzione sul tema resta alta. Cgil, nei giorni scorsi, aveva diffuso le foto di alcune buste. "Stanno arrivando decine e decine di messaggi da parte dei genitori dei bambini assistiti presso le strutture La Nostra Famiglia in solidarietà con la lotta di lavoratrici e lavoratori. Uniti, utenti e operatori, per rivendicare dignità e rispetto per i lavoratori. Ringraziamo chi sostiene la lotta. Non ci sono margini, per tutte e tutti serve il contratto della sanità privata".
M.Mau.
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