Casatenovo: distributori forzati a scuola, a giudizio il presunto ladro incastrato dal dna

Rinviato al 3 marzo per l'audizione degli altri testi in lista, fra i quali l'allora dirigente scolastico Alessandro Fumagalli. Si è conclusa così l'udienza svoltasi stamani al cospetto del giudice monocratico del tribunale di Lecco, Martina Beggio, nei confronti di Sajmir O., cittadino di origine straniera ritenuto il presunto responsabile di un furto messo a segno nell'aprile 2016 ai danni dell'istituto professionale Graziella Fumagalli di Casatenovo.
A rievocare brevemente i dettagli dell'episodio è stato il maresciallo Vincenzo Colantonio, all'epoca dei fatti in servizio presso la locale caserma dei carabinieri. A lui ed ad un collega infatti, il compito di intervenire nella primavera di ormai quattro anni fa, presso la scuola di Via Misericordia, a seguito della segnalazione di un furto ai danni di alcuni distributori automatici.
A questo proposito l'allora vice comandante della stazione di Casatenovo ha ricordato come le macchinette fossero installate al secondo piano dell'edificio; tre quelle finite nel mirino di uno o più malviventi che dopo averle scassinate, danneggiandole, avevano prelevato le monete contenute all'interno, per un valore economico non quantificato.
Nell'incursione era stata divelta anche la porta antipanico attraverso la quale gli ignoti ladri erano riusciti ad accedere all'istituto, non nuovo anche in passato a episodi di questo tenore.
Formalizzata la denuncia da parte dell'allora dirigente, i carabinieri avevano prelevato un campione delle tracce ematiche presenti sul pavimento e sulle macchinette, trasmettendo l'intero materiale repertato ai colleghi del nucleo operativo del comando provinciale che a loro volta li avrebbero poi inviati al RIS di Parma per l'estrazione del dna e l'eventuale comparazione dello stesso con quanto già presente in banca dati.
Un'indagine a seguito della quale sarebbe stato possibile attribuire il ''colpo'' ai danni dell'istituto Fumagalli all'odierno imputato, assente però all'udienza così come il suo difensore, oggi sostituito dall'avvocato Filippo Bignardi del foro di Lecco.
Terminata l'escussione del maresciallo Colantonio - trasferito a Bergamo per assumere un altro incarico pochi mesi dopo l'intervento al Fumagalli e dunque non edotto sugli sviluppi del caso - il giudice Beggio ha rinviato l'udienza al prossimo 3 marzo per poter escutere il dirigente scolastico Alessandro Fumagalli, oggi alla testa dell'istituto comprensivo di Renate.
G. C.
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