Monticello: anziana maltrattata dalle due figlie? Sarà il processo a chiarire la verità

Immagine d'archivio
Maltrattamenti in famiglia. E' l'accusa di cui sono chiamate a rispondere due sorelle di 53 e 42 anni nei confronti dell'anziana madre, oggi ricoverata in una struttura sanitaria del territorio, ma all'epoca dei fatti residente a Monticello.
Una storia delicatissima, al centro dell'udienza svoltasi nel primo pomeriggio di lunedì in tribunale a Lecco, quando il giudice monocratico Giulia Barazzetta ha condotto l'istruttoria a carico delle imputate, assistite dagli avvocati Lorenzo Magni e Guido Corti del foro di Lecco.
Secondo il quadro accusatorio ancora tutto da provare le due, in concorso tra loro e a partire da gennaio 2018, avrebbero lasciato la vedova senza assistenza notturna, non provvedendo in alcun modo alla sua alimentazione e igiene personale. Inoltre, l'avrebbero presa a male parole, insultandola con epiteti pesanti e aggredendola anche fisicamente, strattonandola, tirandole i capelli e lanciandole addosso alcune suppellettili.
In aula sono stati chiamati a deporre diversi testimoni, nella maggior parte dei casi vicini di casa dell'anziana, oltre all'assistente domiciliare che, per un certo periodo, si è occupata della presunta parte lesa. Nessuno di loro però, stando a quanto è emerso, avrebbe assistito in prima persona ai presunti maltrattamenti, limitandosi a riferire di voci indirette e di litigi piuttosto accesi fra madre e figlie.
Una segnalazione inviata ai carabinieri della stazione di Casatenovo - competenti per territorio - ha fatto scattare le indagini, culminate nell'apertura di un fascicolo da parte della Procura lecchese a carico delle figlie dell'anziana, chiamate ora a difendersi da un'accusa pesantissima.
Intanto ieri i due difensori hanno anticipato al giudice che, quando sarà il loro turno, produrranno dei video girati da alcuni parenti dell'anziana, non costituitasi parte civile. Filmati nei quali la donna rivolgerebbe le medesime accuse mosse all'indirizzo delle figlie anche nei confronti di altri soggetti.
L'istruttoria dibattimentale dovrà dunque provare il quadro accusatorio fondato sulle dichiarazioni rese dalla donna, anche per stabilire se i fatti da lei riferiti siano davvero accaduti o piuttosto rappresentino il frutto di una ricostruzione non attinente alla realtà.
Chiusa l'udienza di lunedì, si torna in aula il 19 aprile 2021, per ascoltare gli ultimi testimoni indicati dalla pubblica accusa, ieri rappresentata in aula dal vice procuratore onorario Mattia Mascaro, vale a dire altri vicini di casa e il medico di base. Sarà poi la volta della difesa.
G. C.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.