Rogeno, Covid: 58 positivi. Il sindaco critico sui notiziari

A Rogeno ci sono 58 positivi al Coronavirus. Ne ha dato informazione il sindaco, Matteo Redaelli. “Il numero non tiene conto di quarantene o isolamenti. Purtroppo non sembrano essere in calo. Siamo su questi numeri in maniera abbastanza costante perché i casi ci mettono tanto a guarire e ogni tanto arrivano casi nuovi. Sostanzialmente siamo un trend abbastanza costante”.
Poi, una riflessione critica in merito alle informazioni che oggi circolano senza sosta dai mezzi di informazione, soprattutto in relazione all’argomento Coronavirus. “Invito a imparare un pò da quello che è stato nei mesi scorsi. Mi riferisco in particolare al clima mediatico - ha esordito Redaelli - Sulla stampa locale leggiamo di morti per Covid, anche quando non è accertato e questo per le famiglie è motivo di ulteriore preoccupazione visto che, oggi, non ci si può nemmeno ritrovare in famiglia e dare un degno saluto ai propri parenti. Si leggono anche dati di contagio a Rogeno assolutamente non veri e scritti come se fossero la classifiche di serie A. Alle volte continuare con questo tipo di informazione fa perdere il giusto polso in una situazione tragica di una malattia che da un giorno all’altro si porta via le persone”.
Quindi il suggerimento ai cittadini ad essere persone attente rispetto alle notizie che vengono veicolate: “Invito ancora una volta a vagliare con senso critico le informazioni perché spesso basta porsi delle domande molto semplici tipo è verosimile quello che ho letto? É possibile che un tale cambiamento avvenga dall’oggi al domani? É possibile che una tale importante decisione venga presa con così largo anticipo quando l’andamento della pandemia lo scarpiamo di giorno in giorno? É possibile che saltino fuori dal cilindro grandi soluzioni ed è forse possibile che tale scoperta arrivi a casa mia dall’oggi al domani? Credo che dobbiamo astenerci da questa grande piazza del mercato. Ragioniamo, pensiamo e filtriamo, con le notizie che ci arrivano, ciò che può essere utile mentre lasciamo stare quello che non ci può essere utile”.
Un ultimo pensiero, per concludere, ha riguardato al rispetto delle indicazioni: “Ricordiamo che il nostro primo compito in questa situazione è la nostra salvaguardia per il nostro bene e per la salute di tutti. Il nostro compito primario non è essere informati sulla notizia bomba del giorno o del minuto, non è essere i massimi esperti e conoscitori dei titoli del web perché fuori dal web questo virus è ancora alle porte di tutte le nostre case. Invito quindi all’unità, alla responsabilità e alla cautela”.
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