Sirtori: conseguenze del post covid nell'incontro di RiFuGio

Che cos’è un bene sacrificabile? Che cosa si intende per libertà personale? In questo periodo di pandemia ha più valore la salute o l’economia? Sono solo alcune delle domande alle quali hanno cercato di rispondere i ragazzi dell'associazione Ri.Fu.Gio di Sirtori che, nella serata di martedì 2 dicembre, si sono dati appuntamento sulla piattaforma Zoom.



Si è trattato di una sorta di brainstorming per mettere in comune le idee, un'occasione per confrontarsi nel rispetto degli altri. I partecipanti, tutti giovanissimi, hanno così messo al centro alcuni aspetti emersi durante la pandemia e il conseguente lockdown. L'incontro era aperto a tutti e sono emerse diverse posizioni dei partecipanti. I temi sono stati vari; dalla frustrazione per l'attuale situazione alla definizione di “bene sacrificabile”, dalla libertà personale al concetto di comunità.




«Come spesso accade negli incontri del progetto Ri.Fu.Gio, rispetto alle tematiche trattate emergono sempre diverse posizioni ed inclinazioni  e questo per noi è un punto di forza. Il nostro intento è quello di creare uno spazio aperto e giovanile di discussione  – ha dichiarato Aziz Sawadogo, membro dell’associazione. - Nel nostro piccolo crediamo di avercela fatta pure questa sera.
L'incontro, nonostante il delicato argomento, ha dimostrato quanto chiunque possa esprimersi senza nessuna prevaricazione da parte di altri.
Insomma, ne usciamo soddisfatti come per ogni evento che portiamo a termine, sebbene non ci sia stata un’univoca idea di bene sacrificabile. Ma in fondo, a dirla tutta, l’obiettivo non era questo, era semmai la possibilità di discuterne insieme con l'intento di confrontarsi e scambiarsi opinioni».
B.V.
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