Oggiono: col 'Circolo Tenchio' storie quotidiane per l'Avvento

“Questo sarà un Natale più intimo, raccolto, ecco perché abbiamo scelto di raccontare una storia, una storia come quelle che i nostri nonni ci narravano vicino al camino, tenendoci sulle ginocchia e facendoci sognare nel caldo rifugio delle loro braccia. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di storie, per recuperare non solo il vero significato del Natale, ma soprattutto per aprirci alla speranza di un mondo migliore” hanno spiegato i membri del circolo culturale oggionese Angelo Tenchio che quest’anno hanno organizzato un Calendario dell’Avvento particolare: ogni sera, sulla pagina Facebook del circolo, viene pubblicato un pezzetto di storia di Babbo Natale illustrata dagli artisti ed artiste che hanno aderito all’iniziativa inviando i loro disegni.



“Ringraziamo gli artisti, le artiste, le amiche e agli amici che hanno preso parte all'iniziativa. Ci auguriamo, nonostante il periodo difficile, che questo possa essere un modo per vivere insieme il Natale” ha aggiunto Dario Ripamonti, coordinatore del circolo.
“Candele e stelle, alberi e campane, mangiatoie e pastori, regali elegantemente impacchettati. Questi sono alcuni dei simboli che ci fanno pensare al Natale. Alla lista vanno aggiunte anche delle storie, perché le storie hanno sempre costituito una parte importante del Natale. I disegni realizzati dalle Artiste e Artisti del nostro Circolo sono un carosello ove il Babbo Natale è una sorta di spiritello che si trasforma, che muta nell’aspetto, conservando inalterata l’indole buona e generosa. Le “finestrelle” di questo Calendario gettano luce sul significato del Natale, attraverso gesti e figure che avvolgono le persone in un bozzolo di tenerezza.




 “… Ma tu, che Babbo Natale sei?” Questa storia rivolge uno sguardo nostalgico su ciò che è trascorso, dimenticato, consumato, ammiccando a quelle innovazioni che hanno mutato la nostra vita” hanno spiegato.
Ed ora ha inizio la storia: “Quando si avvicina il mese di dicembre, i bambini passano ore con il naso appiccicato ai vetri delle finestre, sperando di vedere le slitte trainate dalle renne, che passano al margine del bosco che circonda il loro paesello.
Stanno immobili e attenti quei bimbi, con gli occhi spalancati e le orecchie ben tese. Chissà che qualche Babbo Natale non stia spiando tra le loro case per scoprire i loro desideri o addirittura origliando, attraverso la cappa del camino.
Il giorno della festa più bella è vicino e nelle case ci sono mille cose da fare. Le mamme preparano biscotti, si appendono ghirlande di vischio ed edere, si scrivono letterine a Babbo Natale”.
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