Casatenovo: le benedizioni di Natale sostituite da due liturgie

Tra le tante cose di cui siamo stati privati a causa dell'emergenza sanitaria ci sono sicuramente il contatto fisico e i rapporti sociali. E di questo cambiamento non risentiamo solo nella nostra vita privata: anche le istituzioni e le organizzazioni, infatti, hanno dovuto adattare le loro prassi annuali alle norme anti-covid.

Il parroco don Antonio Bonacina

In particolare, quest'anno i sacerdoti di Casatenovo hanno dovuto apportare delle modifiche agli incontri in vista del Natale, e nello specifico, è stato necessario trovare un'alternativa alle tradizionali benedizioni casa per casa. Per questo motivo sono state proposte due date in cui tutte le famiglie della comunità potranno ricevere nella propria chiesa una particolare benedizione da "portare" ai propri cari e vicini, soprattutto a tutti gli anziani e malati che non possono uscire di casa.
"Al termine di ogni messa dell'8 e del 13 dicembre (comprese le quelle vigiliari dei giorni precedenti), durante i riti di conclusione la normale benedizione del sacerdote verrà "allargata" con la consegna dell'acqua benedetta a tutti i presenti e di una specifica preghiera in preparazione al Santo Natale, da recitare poi ciascuno nella propria casa con la propria famiglia: sarà un modo per dare un segnale di benedizione a tutta la Comunità" ha spiegato il parroco don Antonio Bonacina.
Uno dei tanti benefici che dava il passaggio di casa in casa per impartire le benedizioni era il contatto da parte dei sacerdoti proprio con i fedeli della comunità, momento che talvolta si rivelava utile per individuare situazioni di particolare necessità. "Questo contatto per noi era molto prezioso anche per verificare qualche difficoltà che spesso si scopriva visitando le famiglie nelle proprie dimore: spesso, attraverso l'occasione di scambiare qualche parola, venivano alla luce alcuni problemi ai quali si poteva dare una mano" racconta sempre don Antonio. "Ora chi ne sente la necessità deve venire personalmente da noi, mentre a volte la visita in casa, che per qualcuno era semplicemente un incontro gradito che si risolveva in pochi minuti con una preghiera e la benedizione, per altri poteva diventare momento per creare un contatto e trovare il coraggio di chiedere un sostegno concreto o anche solo morale".
Ma sebbene andare sul posto, verificare ed entrare in contatto manchi molto, la comunità pastorale è riuscita comunque a manifestare la propria disponibilità, anche grazie all'aiuto della Caritas. ''I volontari stanno facendo un lavoro forte e molto importante, c'è una stretta collaborazione con il Comune e insieme ci stiamo impegnando per fornire sostegno economico che poi verrà gestito da questi enti e devoluto a chi ne ha bisogno" ha detto don Antonio. "Ci sono situazioni che vanno sostenute, molte famiglie sono state danneggiate a causa del lockdown, ma molte altre presentano situazioni di difficoltà già da tempo, e delle quali continuiamo a prenderci cura".
E' stato poi fissato un incontro durante questa settimana per stabilire anche le nuove modalità di fruizione delle confessioni e la celebrazione delle funzioni religiose.

G.G.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.