Colle: il cippo in cima al S.Genesio trovato sul versante. Spariti anche i cartelli del Cai

«Mi è dispiaciuto vederlo così, in quella maniera, mi sembra un'offesa per la nostra montagna». Tristezza e preoccupazione sono le emozioni provate da Efrem Brambilla dopo aver rinvenuto, abbandonato lungo un versante, lo storico cippo che segna la cima del Monte di Brianza.
Brambilla, oltre a essere sindaco di Santa Maria Hoè, gestisce un'attività ristorativa nella località di Campsirago, a un'ora circa di cammino dalla sommità del monte, nota a molti come la zona del San Genesio.
Giunto in vetta, durante una passeggiata nella giornata di martedì 8 novembre, ha notato l'assenza dello storico cippo che segnala, per l'appunto, la cima della montagna.

Efrem Brambilla con il cippo finito sul versante del San Genesio

«Ho passato del tempo per cercalo, per capire dove fosse, pensando che fosse strano che non si trovasse più». Dopo oltre un ora di ricerche, Brambilla ha individuato il cippo lungo il versante opposto rispetto a quello originario, in una zona impervia, alcuni metri più sotto rispetto al sentiero.
Come sia finito lì non è chiaro. Potrebbe essersi trattato di un incidente dovuto agli interventi di taglio delle piante, in corso da diversi mesi, oppure di un atto vandalico. Dalle testimonianze di alcuni escursionisti è emerso che il cippo di pietra, di dimensioni e peso notevoli, è stato spostato più volte nel corso dei mesi.
«Il mio timore è che possa andare perso» ha spiegato Brambilla che ha aggiunto «andrebbe rimesso al suo posto, è importante indicare la cima più alta del Monte di Brianza che raggiunge i 900 metri».
Alla preoccupazione di Brambilla ha fatto seguito quella di altri abitanti che periodicamente si recano lungo i sentieri della montagna. «Questo è un luogo ricco di storia - ha ricordato Brambilla - da questo monte nasce il nome "Brianza" e si diffonde nel nostro territorio. Se sia stato un atto vandalico, e non un incidente, sarebbe una cosa molto grave uno sfregio alla nostra montagna».

Il cippo nel luogo in cui si trovava, in cima al Monte San Genesio

Ora, dove una volta era posizionato il cippo, vi è una piccola piramide di sassi che gli escursionisti hanno posto lì, molto probabilmente per ricordare la cima del monte e fare in modo che la memoria storica del luogo e del suo cippo non vada perduta.
Nelle scorse settimane, sempre nella stessa zona, vicino al "crocione", sono state rimosse anche alcune targhette del Cai - Club Alpino Italiano - che indicavano i sentieri percorribili dagli escursionisti. Alcune erano state fissate sugli alberi, in modo non invasivo, altre sulle rocce con appositi chiodi. La rimozione di queste ultime deve essere avvenuta con un'attrezzatura particolare, probabilmente non alla portata di una semplice persona di passaggio nei boschi. Un fatto che sembrerebbe far escludere - almeno in questo caso - la possibilità che si sia trattata di una semplice "bravata". Anche perché le targhette segna percorso rimosse non sono state ritrovate, magari gettate a breve distanza, ma sono sparite.

L.A.
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