Cassago, borse sociali lavoro: il Comune e la Provincia rinnovano l'accordo sino al 2021

Il centro civico di Cassago, sede municipale
Borse sociali lavoro: il Comune di Cassago va avanti. Nei giorni scorsi infatti l'amministrazione comunale ha siglato un nuovo accordo - con scadenza al 31 dicembre 2021 - con la Provincia di Lecco per l'attivazione del progetto sociale, che mira a sostenere la popolazione in un momento particolarmente delicato sul fronte lavorativo.
L'emergenza Covid e il duplice lockdown ha infatti aggravato una situazione già precaria, con numerose persone - a Cassago come nell'intero stivale - che si sono trovate senza più occupazione. A loro ovviamente si aggiunge chi già era alla ricerca di un lavoro e, per una serie di circostanze, non riusciva ad individuarlo.
Da qui la decisione di proseguire il percorso avviato nei mesi scorsi, realizzando progetti personalizzati di accompagnamento al lavoro attraverso tirocini che coinvolgeranno appunto i cittadini di Cassago, grazie alla disponibilità di attività commerciali e aziende del territorio alla ricerca di nuove figure da inserire nel proprio organico e che vorranno aderire all'iniziativa.
Provincia e Comune, nelle persone della dirigente Cristina Pagano e del sindaco Roberta Marabese, hanno firmato dunque un protocollo - come si evince dalla delibera ad hoc pubblicata nei giorni scorsi all'albo pretorio dell'ente lecchese - che definisce i contenuti della collaborazione e coinvolge anche la Parrocchia, nella persona del suo rappresentante, don Giuseppe Cotugno. Quest'ultima, insieme al Comune, stanzierà una cifra complessiva di 5mila euro che, fino al suo esaurimento servirà per l'inserimento delle persone in gravi condizioni economiche, tramite lo strumento della borsa sociale lavoro. La medesima cifra sarà messa sul piatto anche dalla Provincia di Lecco.
La gestione delle domande sarà affidata dal servizio sociale del Comune di Cassago, con i beneficiari del sussidio che dovranno avere determinati requisiti: essere domiciliati in paese, essere disoccupati, non beneficiare di alcun ammortizzatore sociale ed essere in comprovato stato di bisogno economico, certificato dal Comune.
Non potranno accedere alla borsa sociale lavoro le persone disabili e le persone classificate come fasce deboli, in quanto già beneficiarie di analoghi servizi promossi dalla Provincia.
La durata complessiva del sussidio è pari a dodici mesi e al termine di questo periodo di tirocinio, qualora un'azienda fosse intenzionata ad assumere il lavoratore, (per almeno un anno) potrà beneficiare di un incentivo all'assunzione di 2mila euro erogato dalla Provincia, servizio fasce deboli.
Uno strumento, quello della borsa sociale lavoro, attuato negli scorsi anni anche da altre amministrazioni del territorio come Costa Masnaga, Casatenovo e Monticello, solo per fare alcuni esempi, che ha consentito ad alcuni soggetti di ottenere - al termine del periodo di tirocinio - un contratto di assunzione a tempo indeterminato.
G. C.
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