M.te di Brianza: il 14 in consiglio provinciale le risposte ai quesiti di Zambetti sui ''tagli''

Elena Zambetti,
consigliere provinciale
Lunedì 14 dicembre si svolgerà una nuova seduta del consiglio della Provincia di Lecco. Dall'Amministrazione dovrebbero arrivare alcune risposte riguardo la situazione del Monte di Brianza e in particolare le operazioni di taglio degli alberi. Nella seduta precedente, svoltasi lo scorso 27 novembre, il consigliere Elena Zambetti aveva chiesto delucidazioni sui lavori effettuati nei boschi, in corso da diversi mesi.
Pur ricordando e sottolineando che le aziende e i proprietari dei terreni hanno ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie dagli enti preposti, Zambetti ha chiesto chiarimenti riguardo alcune modalità di svolgimento dei lavori e in particolare sulla situazione attuale delle aree oggetto di intervento.
A finire sotto la lente di ingrandimento del consigliere sono stati diversi elementi. La sentieristica originariamente presente, i percorsi che hanno consentito il passaggio dei mezzi impegnati nei lavori, gli arbusti tagliati e in parte ancora presenti nell'area.
«Hanno avuto i permessi, ma mi risulta che prima o poi vada tutto ripristinato» ha spiegato Zambetti.
L'attenzione del consigliere è stata rivolta anche al cippo presente in zona e ritrovato negli scorsi giorni da Efrem Brambilla.
«È un cippo - ha ricordato il consigliere provinciale - che hanno posato gli alpini di Colle Brianza e che indicava il punto più alto del Monte di Brianza. Adesso il cippo è giù verso valle, in una riva, dove bisognerà andare con dei mezzi per recuperalo e credo non sarà facile».

Un paio di immagini della zona al centro del question time in Provincia

Zambetti ha anche spiegato come in prima persona sia passata più volte nell'area oggetto dei lavori, già a partire da quando questi interventi sono iniziati, nel corso degli scorsi anni, e ancora nell'ultimo periodo. Occasione in cui ha avuto modo di confrontarsi anche con altre persone: «Ho incontrato escursionisti arrabbiatissimi per la situazione, ho quindi deciso di muovermi [...] il mio dovere di consigliere provinciale è di essere portavoce dei cittadini, quindi ho chiesto chiarimenti».
L.A.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.