Lecchese è vittima di un ricatto sessuale da un 38enne conosciuto su un sito di incontri

Deve rispondere del reato di tentata estorsione un 38enne residente a Policoro, in provincia di Matera. La brutta storia, sfociata in un fascicolo d'indagine aperto dalla Procura lecchese, è stata rievocata questa mattina in tribunale a Lecco, città dove risiede la vittima, un quarantenne finito nel mirino dell'imputato.
I due si erano conosciuti su un sito internet di incontri, con il lecchese che aveva risposto all'annuncio web pensando che l'inserzionista fosse una donna, dal momento che il profilo dell'imputato richiamava la leggandaria e bellissima Marylin Monroe. Una scelta non casuale; il lucano in effetti aveva finto di essere una donna, interessata ad allacciare nuove amicizie tramite la chat d'incontri.
Dopo due giorni di contatti, via internet e whatsapp, la presunta ragazza ha chiesto alla vittima un prestito di 750 euro, indicando uno stato di difficoltà economica nel quale si trovavano sia lei, sia il figlio.
Al rifiuto del lecchese però, l'imputato - o meglio, l'inesistente contatto femminile - ha minacciato di raccontare alle forze dell'ordine di essere stato costretto dalla vittima a subire un rapporto sessuale nel bar di un autogrill.
Una menzogna senza alcuna prova in suo sostegno, che ha però gettato il quarantenne in uno stato di ansia, spingendolo a raccontare l'episodio ai carabinieri della stazione di Oggiono, formalizzandolo attraverso un esposto inviato in Procura.
È stato il maresciallo Daniele Codognotto ad illustrare i fatti stamani in udienza, specificando di aver chiesto ai colleghi della Basilicata, ovvero del territorio di residenza dell'imputato, di escutere il soggetto, ai quali erano risaliti tramite l'utenza telefonica intestata alla madre. Fatti che il 38enne - gravato da recidiva - avrebbe effettivamente confermato, addossandosi la responsabilità dell'accaduto.
Si torna in aula il 5 gennaio per il prosieguo dell'istruttoria, come stabilito dal giudice Giulia Barazzetta.

 

G. C.
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