Anche nove comuni oggionesi coinvolti in un progetto per dare sostegno agli anziani

Si è svolto questa mattina, in diretta streaming, l'appuntamento di restituzione del progetto Integr-aree, focus sulle necessità di cura e le condizioni socio-relazionali degli anziani fragili, in cui spesso gli effetti dell'invecchiamento e delle malattie sono complicati da problematiche di tipo socio-economico.

Moltissimi gli enti che hanno sostenuto, con passione e dedizione, quest'iniziativa nata nel 2018: Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus, insieme a L'Arcobaleno Società Cooperativa Sociale, Ufficio dei Piani, Ambito distrettuale di Bellano, Ambito distrettuale di Lecco, Sineresi Società Cooperativa Sociale, Agenzia di Tutela della Salute - ATS Brianza, Azienda Socio Sanitaria Territoriale - ASST di Lecco, Federfarma Lecco, API Lecco, con la partecipazione di altri 6 partner locali.
La Legge regionale n. 23/2015, circa l'evoluzione del sistema sociosanitario lombardo, indica tra i propri principi fondanti il passaggio "dal curare al prendersi cura", presupposti che devono articolarsi nella "presa in carico integrata" dei bisogni della persona e della sua famiglia.

È proprio su questi valori e presupposti che si è articolato l'intervento, volto a comprendere come  l'assistenza agli anziani, in particolar modo quelli che presentano condizioni di fragilità, sia tra gli ambiti nei quali più profondamente si compenetrano sia il bisogno sociale sia quello sanitario, per poter dare supporto alle funzioni complesse della vita, a una corretta aderenza a terapie o cure, o il semplice aiuto quotidiano psicologico e materiale per le funzioni  basilari. 
I territori presi a riferimento sono stati, nell'ambito di Bellano, i comuni della Valsassina, mentre nell'ambito di Lecco, i comuni del Polo Brianza Ovest: Bosisio Parini, Bulciago, Cesana Brianza, Costa Masnaga, Garbagnate Monastero, Molteno, Nibionno, Rogeno e Suello.

Le azioni messe in atto dal progetto sono state raccontate direttamente dai diversi attori che hanno permesso il consolidamento e la valorizzazione di reti già esistenti.  Sono stati infatti numerosi gli esperti, intervenuti nel convegno, che hanno evidenziato la dimensione comunitaria del progetto intesa come capacità di rete, incontro e condivisione della realtà.
"Al centro di questo progetto c'è la volontà di prendersi cura dell'anziano in una dimensione globale. Ponendo al centro la persona l'anziano diventa soggetto di cura. Portando un'attenzione accurata, inoltre, è possibile valorizzare gli anziani in quanto patrimonio di relazioni, fondamentale nella nostra comunità" ha evidenziato Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Comunitaria Lecchese.

A seguire Renato Ferrario, presidente della Cooperativa l'Arcobaleno, ne ha sottolineato l'importanza in quanto progetto di confine perché coinvolge la dimensione sociale, socio-sanitaria e sanitaria. "Credo sia stata fondamentale quest'attenzione "sartoriale" nell'analisi, mediante due percorso paralleli, di due territori così diversi come la Valsassina e i comuni afferenti al Polo Brianza Ovest, che ha permesso di mettere in luce esigenze e situazioni differenti" ha spiegato.

Dopo l'intervento del Presidente dell'Ambito distrettuale di Bellano, Fernando De Gianbattista, che ha sottolineato la funzionalità di questo confronto alla luce delle particolarità del territorio valsassinese, caratterizzato da un'alta densità di popolazione anziana particolarmente in difficoltà nell'acceso ai servizi sanitari, è intervenuta il Presidente dell'Ambito distrettuale di Lecco, Sabina Panzeri, per condividere uno sguardo sulle prospettive future in ambito socio-sanitario, sia a livello locale, sia a livello regionale.

Stefania Buzzetti della cooperativa l'Arcobaleno, capofila dell'iniziativa, ha poi illustrato in cosa consista la "presa in carico integrata": "Permette, nel concreto, l'integrazione fra competenze sociali e sanitarie portando ad una connessione delle diverse reti di servizi ed una facilitazione di informazione per i cittadini stessi. Favorisce la promozione della salute ed il monitoraggio delle condizioni di benessere della persona".

"Abbiamo introdotto una figura ponte sperimentale creata appositamente per Integr-aree: l'Infermiera di Comunità, un ruolo infermieristico con una funzione tramite tra l'area sociale e sanitaria strettamente connessa con gli operatori del territorio, in grado di rilevare i bisogni degli anziani, di effettuare il monitoraggio delle condizioni di salute, di dedicarsi ad attività di  nursing  ed erogare prestazioni necessarie di natura non complessa con il supporto, l'indirizzo e la supervisione dei Medici di Medicina Generale responsabili del piano di cura dell'anziano" ha spiegato.

Oltre ad incontri di presentazione ed iniziative di informazione e promozione della salute, nei comuni del Polo Brianza Ovest sono stati istituiti Spazi di Prevenzione e Salute  come luoghi informativi, di accoglienza e di promozione della salute. "Sono stati sperimentati sul territorio prima dell'emergenza sanitaria,  quali punti di primo contatto e orientamento da inserire, auspicabilmente, nella rete d'offerta socio-sanitaria per il futuro" ha concluso.

"Le attività che vengono svolte in questi spazi, tra cui la rilevazione del peso corporeo e dei parametri vitali, l'ascolto ed il supporto relazionale, l'informazione e l'orientamento ai servizi, permettono di mantenere un rapporto costante con i medici di medicina generale ed i servizi sociali del territorio per eventuali segnalazioni. Nel periodo di apertura, prima della chiusura dovuta all'emergenza, gli anziani che hanno beneficiato del servizio, di età media intorno ai 78 anni, sono stati 316 tra i vari comuni" ha spiegato Erica Colombo, responsabile dell'area anziani della cooperativa, soddisfatta per il riscontro estremamente positivo, sostenuto anche dagli operatori socio sanitari che hanno prestato servizio in questi spazi.
Sara Ardagna
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