Casatenovo: Marino Riva e la sua passione per i canarini che alleva da quasi 60 anni

Ognuno di noi può coltivare una passione, ma è importante investirci tempo, dedizione e sacrificio.
Il casatese Marino Riva, pensionato di settantadue anni, fin da ragazzo ha dedicato anima e corpo all'allevamento di canarini e possiamo affermare con assoluta certezza che dopo 55 anni questa sua passione è ancora forte e viva.
In un'intervista al nostro giornale Marino si è raccontato, parlandoci dei suoi variopinti volatili, ormai diventati fedeli compagni di viaggio.

Marino Riva

"La mia passione per i canarini è nata da giovane, a quattordici anni, quando ho iniziato a lavorare alla Vismara come salumiere. Sapevo che alcuni miei colleghi di lavoro li possedevano e molto spesso mi hanno invitato a casa loro per poterli ammirare. Erano davvero stupendi, sono stato subito colpito. Ho cominciato così ad appassionarmi e mi hanno regalato alcuni canarini da allevare. Nel 1972 mi sono recato ad una mostra presso la Villa Reale di Monza dove ho scoperto tantissimi esemplari di ogni tipo e colore. Posso dire che è stato in questo preciso momento che mi sono dedicato a loro. Ho deciso però di allevare dei canarini particolari, definiti all'epoca Sassoni e ora Lipocromici. Possono essere a fattore giallo oppure a fattore rosso. I miei sono a fattore rosso: non nascono di colore rosso, dipende tutto dall'alimentazione che si dà prima e durante la muta. Le varietà che possiedo sono tre: rosso, avorio e mosaico, ossia canarini rossi e bianchi. Rispetto ad altre persone che vedevano morire i propri animali, devo dire che la mia caparbietà ha fatto sì che riuscissi a tenere in vita ogni esemplare. Le coppie di canarini sono aumentate e nel 1974 ho deciso di iscrivermi all'albo della Federazione Ornicoltori Italiani" ha spiegato Marino Riva.

"Con i miei canarini ho partecipato a tantissime mostre e concorsi nel territorio e fuori. A partire dal 1978 sono sempre risultato tra i primi e non sono più sceso dal podio. Mi è rimasta impressa la prima medaglia che ho ricevuto ancora ventenne e ricordo ancora di un enorme piatto d'oro che, a causa di un sorteggio, purtroppo non ho vinto. Ai tempi si organizzavano tante mostre: ogni domenica da ottobre a dicembre ce n'era una. Qui nei dintorni cercavo sempre di partecipare, ma sono anche andato in Emilia-Romagna, in Veneto. Non sono mai andato all'estero perché avrei dovuto affidare i miei animali a qualcun altro e ne avrebbero risentito fisicamente del lungo tragitto" ha continuato Marino.

"Ora mi diletto ancora ad allevare i canarini con meno copie e organizzo una mostra all'anno con la mia Associazione. La diffusione del Covid ha penalizzato tanto noi allevatori perché la gente non potendosi spostare non è venuta a vedere e a comprare i nostri esemplari, così ho dovuto cedere ad un negoziante alcuni dei canarini che avevo e ne ho tenuti altri per proseguire l'allevamento''.

''I miei figli hanno altri hobby, non si dedicano ai canarini. Uno è appassionato di cornamusa, mentre l'altro è sempre alla ricerca di minerali e gemme" ha concluso l'allevatore.

S.B.
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