Oggionese: accusato di minacce verso la sua ex, è assolto

Era stato accusato di minacce nei confronti della sua ex, conosciuta grazie alla comune passione per le danze latino americane. Lei -una donna classe 1970- avrebbe voluto aiutarlo perchè lui -un ragazzo di origine brasiliana, nell'oggionese, classe 1993- si professava in difficoltà economiche per via del mantenimento della figlioletta avuta dalla ex compagna. Si sarebbe intascato circa 14mila euro prima di tornare al suo paese d'origine per completare gli studi per poi sparire completamente anche al suo rientro in Italia. Una situazione che non era piaciuta alla 50enne che si era recata, il 25 agosto del 2018, a casa di lui per chiarire e per riprendersi parte della cifra che gli aveva anticipato. A seguito di presunti avvenimenti occorsi quel giorno, si è incardinato un processo penale nei confronti del 27enne che è stato accusato dalla donna di minacce. Secondo quanto riferito dalla donna, costituitasi parte civile mediante l'avvocato Vito Zotti nel processo incardinatosi al cospetto del giudice Giulia Barazzetta, il giovane l'avrebbe minacciata di morte brandendo un coltello da cucina, puntandoglielo alla gola. Una ricostruzione che era stata totalmente "smontata" dall'imputato nella precedente udienza di settembre, durante la quale il ragazzo -difenso dall'avvocato Silvia Ferlin- si era difeso sostenendo che quel giorno non solo non aveva puntato nessun corpo contundente contro la sua "ex", ma anche che semmai era la donna di 30 anni più grande a minacciarlo per il copioso "prestito".
L'udienza odierna è stata interamente dedicata agli atti finali del processo. Il Pm d'udienza, il Vpo Mattia Mascaro, ha chiesto la condanna dell'imputato alla pena di 15 giorni di reclusione; una richiesta a cui si è associata la parte civile. Di altro parere è stata invece la ricostruzione offerta dalla difesa del giovane, che si è battuta per l'assoluzione dell'imputato. Dopo una breve camera di consiglio, il giudice Barazzetta ha pronunciato sentenza di assoluzione perchè il fatto non sussiste.
B.F.
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