Sirone: il contributo di Natale di solidarietà al banco alimenti
"Regala un giorno di festa". Si chiama così l'iniziativa pensata dall'amministrazione comunale di Sirone per andare incontro alle famiglie in difficoltà e regalare loro un sorriso nei giorni di festa.
"È un'iniziativa nata dal gruppo dei volontari che si sono occupati, quest'anno, della solidarietà alimentare per acquistare cibo a integrazione da distribuire alle famiglie - ha detto il sindaco Emanuele De Capitani - Ne abbiamo fatte tantissime in questo anno e quindi è nata l'idea di donare, oltre al dono di sussistenza alimentare, un pacco che contenesse qualcosa per la festa".
Il nome dell'iniziativa, che non ha espliciti riferimenti al Natale, si deve alla sensibilità dell'amministrazione nei confronti dei cittadini che, ricevendo il pacco, non sono di religione cattolica. Era stato indicato il 21 dicembre come termine ultimo per ricevere un contributo da parte dei cittadini che volevano prendere parte a questa iniziativa di sostegno: "Nel cammino di questi mesi, ci siamo accorti che se all'inizio le famiglie erano tante, mentre le ultime sono in numero tale che, una volta esaurito il nostro fondo di solidarietà, avremmo spostato al banco alimentare questo aiuto rivolto alle famiglie".
Il conto corrente comunale quindi resterà ancora aperto perché l'amministrazione si dice pronta a "ripartire qualora da gennaio avessimo ancora questa necessità. Ringrazio i dieci ragazzi che hanno reperito il materiale, preparato i pacchi, così come la protezione civile quando abbiamo fatto la raccolta dei viveri e tutti coloro che hanno fatto una donazione, a volte anche a prescindere dal pacco".
"È un'iniziativa nata dal gruppo dei volontari che si sono occupati, quest'anno, della solidarietà alimentare per acquistare cibo a integrazione da distribuire alle famiglie - ha detto il sindaco Emanuele De Capitani - Ne abbiamo fatte tantissime in questo anno e quindi è nata l'idea di donare, oltre al dono di sussistenza alimentare, un pacco che contenesse qualcosa per la festa".
Il nome dell'iniziativa, che non ha espliciti riferimenti al Natale, si deve alla sensibilità dell'amministrazione nei confronti dei cittadini che, ricevendo il pacco, non sono di religione cattolica. Era stato indicato il 21 dicembre come termine ultimo per ricevere un contributo da parte dei cittadini che volevano prendere parte a questa iniziativa di sostegno: "Nel cammino di questi mesi, ci siamo accorti che se all'inizio le famiglie erano tante, mentre le ultime sono in numero tale che, una volta esaurito il nostro fondo di solidarietà, avremmo spostato al banco alimentare questo aiuto rivolto alle famiglie".
Il conto corrente comunale quindi resterà ancora aperto perché l'amministrazione si dice pronta a "ripartire qualora da gennaio avessimo ancora questa necessità. Ringrazio i dieci ragazzi che hanno reperito il materiale, preparato i pacchi, così come la protezione civile quando abbiamo fatto la raccolta dei viveri e tutti coloro che hanno fatto una donazione, a volte anche a prescindere dal pacco".
