'Cassago chiama Chernobyl': una palestra sanitaria per ricordare Giancarlo e Sergio

In questi giorni segnati dalle festività natlizie c'è chi - nonostante le distanze e le problematiche legate al Covid-19 - non rinuncia a scambiarsi gli auguri. È il caso dell'associazione Cassago chiama Chernobyl, il cui presidente Armando Crippa, con l’aiuto dei volontari, non ha voluto dimenticare la consueta cena di fine anno sociale che quest’anno si è organizzata in modalità ''virtuale'' a causa dei necessari restringimenti.

L'appuntamento, svoltosi prima di Natale, ha visto la partecipazione, oltre che delle famiglie italiane, anche dell'ambasciatore italiano in Ucraina Davide la Cecilia, di Valentina Khutornenko, presidente dell'associazione Pro Infanzia di Chernihiv, del vice console ucraino a Milano dr.Yevhen Mitskevych, del primario dell’ospedale regionale di Chernihiv dr.Andrey Zhydenk, l’assessore regionale di Chernihiv alla sanitá dr.Petro  Harmash e molti altri.
L’associazione, malgrado la pandemia che ha costretto a ridurre l’attività, non si è fermata del tutto continuando a portare avanti iniziative di cooperazione e di aiuto, di sostegno per i bambini e ragazzi ucraini.

Un minuto di silenzio, in segno di rispetto, è stato dedicato a Giancarlo e a Sergio, due amici importanti dell’associazione, che lo scorso ottobre sono venuti a mancare, ma che sono stati un pilastro importante per portare avanti le missioni in Ucraina.
''Dopo questo attimo di commozione, questa sera ci siamo riuniti qui tutti per vederci e scambiarci gli auguri nella speranza che il 2021 sia l’anno per ritornare alle nostre abitudini e alle nostre attività di aiuto e solidarietà. Lo scorso gennaio avevamo già in programma varie iniziative ma poi tutto è naufragato. La prima iniziativa che avevamo pensato di realizzare, insieme al nostro ambasciatore Davide La Cecilia, era la mostra fotografica che avrebbe aiutato a conoscere bene i popoli e le relazioni tra Italia e Ucraina. Sono inoltre saltati i progetti estivi di accoglienza dei ragazzi ucraini, duro colpo per le nostre famiglie italiane. Ma in questo periodo noi non siamo stati a guardare e abbiamo preparato un carico di materiale sanitario ritirato dai vari istituti e ospedali del nostro territorio.

A settembre sono infatti partiti due tir con destinazione Ospedale regionale di Chernigov. Un altro nostro progetto “fiore all’occhiello”, e di cui andiamo molto fieri come Associazione, sono le ambulanze, difatti, grazie alla caparbietà del nostro meccanico Franco Ravasio, abbiamo ottenuto la prima ambulanza, siamo riusciti ad averla dall’associazione di Pronto Intervento San Nicolò di Lecco. Mentre la seconda ambulanza siamo riusciti ad ottenerla partecipando ad un bando di Regione Lombardia, quest’ultima è arrivata dal Polo Ospedaliero dell’Ospedale di Merate. Ora con queste due ambulanze siamo a quota 17” ha raccontato Armando Crippa.
Un ultimo progetto in cantiere è quello di una palestra da realizzare presso il Policlinico infantile numero 2 di Chernigov per bambini e ragazzi diversamente abili con problemi sociali e di deambulazione. Questa struttura, la cui realizzazione è già stata finanziata, sarà inaugurata con una targa in memoria di Sergio e Giancarlo affinché il loro ricordo rimanga nella memoria di tutti per sempre.
Durante la cena virtuale sono intervenuti personalità importanti e amici dell'associazione per dare il proprio ringraziamento ad Armando e a tutti i volontari che nonostante il periodo difficile continuano a portare il loro sostegno ai ragazzi ucraini.
''Anche a Kiev, si sta andando incontro ad un forte lockdown down al fine di ridurre i contagi che qui sono aumentati drasticamente'' ha raccontato l'ambasciatore.
Tantissimi sono stati i ringraziamenti rivolti a Cassago chiama Chernobyl per il materiale sanitario inviato, il quale ha permesso di attrezzare l'ospedale di Chernigov, e in particolare 75 posti letto dedicati appositamente a pazienti Covid.
La cena si è conclusa con un saluto e un augurio da parte delle famiglie italiane che negli anni scorsi hanno ospitato i ragazzi ucraini, e con la speranza da parte di tutti i presenti che il 2021 sia un anno diverso dal precedente che permetta di portare a termine tutti i progetti rimasti incompiuti.
Marina Temperato
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