Monticello: nuovi bisogni sociali dovuti al Covid. De Simone traccia il bilancio 2020

Un 2020 difficile sul fronte sociale, ma che resterà sicuramente impresso nella memoria degli amministratori. Perchè in fondo è proprio nella gestione delle criticità che si impara a superare gli ostacoli che ad un primo sguardo possono apparire insormontabili.
Anche Monticello, come gli altri comuni del territorio, ha dovuto ripensare ai servizi offerti alla cittadinanza, mettendo in campo nuove iniziative per andare incontro alle mutate esigenze e necessità della popolazione, alla luce di un nemico invisibile e sino ad allora sconosciuto: il Covid.

L'assessore Roberto De Simone, al centro, tra il sindaco Alessandra Hofmann e il consigliere Francesca Viganò

A ripercorrere i dodici mesi dall'anno che si è appena concluso è stato l'assessore ai servizi alla persona, Roberto De Simone che - al suo primo mandato da amministratore - si è dovuto confrontare insieme al resto della maggioranza del sindaco Alessandra Hofmann, con una serie di problematiche variegate e di non semplice gestione, come lui stesso ci ha confermato.
A partire dalla Casa di riposo, all'interno della quale il virus si è insediato piuttosto rapidamente. ''La preoccupazione era rivolta soprattutto all'aumento dei decessi dei nostri ospiti. I contatti telefonici con la struttura erano quotidiani, perchè le porte erano giustamente chiuse anche per noi, ma desideravamo essere sempre informati rispetto alle strategie messe in atto per gestire la pandemia'' ci ha detto De Simone, che ha voluto ringraziare il personale e la direzione della casa di riposo per l'abnegazione e l'impegno messi in campo durante questi mesi difficili. ''Dalle cucine agli addetti alla pulizia, passando per il personale medico e amministrativo. Da parte nostra abbiamo cercato di dare il nostro contributo: non siamo rimasti immobili e con ingenti fondi comunali abbiamo cercato di arginare l'emorragia economica data anche dal blocco dei nuovi ingressi''.
Tra i ricordi che affiorano alla mente, a diversi mesi di distanza ormai, anche la gestione di un caso particolare: nel bel mezzo di un percorso di affido, la famiglia ospitante è stata colpita duramente dal virus. ''Risolvere questa situazione non è stato semplice, ma con l'aiuto delle istituzioni competenti, alla fine siamo riusciti a ricomporre il nucleo familiare'' ha aggiunto l'amministratore monticellese.

Roberto De Simone

Con il trascorrere delle settimane, i problemi non accennavano a diminuire. La consegna dei pasti a domicilio ai diciassette utenti non poteva essere svolta dai volontari Amas; perlopiù pensionati, andava preservata in primis la loro salute, rientrando nella categoria dei fragili.
E qui c'è stata una delle novità positive di questo 2020 funesto: il reclutamento di giovani che si sono resi disponibili a dare una mano al Comune nella gestione delle incombenze quotidiane al servizio degli utenti in difficoltà.
''Con elevato senso civico e umano queste diciotto persone ci hanno permesso di portare avanti il servizio di consegna pasti e ancora oggi si occupano di recapitare, due volte alla settimana, la spesa agli utenti privi di una rete familiare'' ha proseguito De Simone, che nel ricordare, mese dopo mese, il periodo più buio della storia recente del nostro Paese, ha citato anche l'iniziativa dei buoni spesa, erogati grazie alle risorse statali ricevute. Un lavoro non semplice, che ha richiesto uno sforzo logistico ma soprattutto emotivo, ma che è riuscito ad accontentare tutte le richieste, con il bando attualmente aperto a seguito di ulteriori risorse statali ricevute.
Il Covid ha inoltre acuito un'altra problematica che i servizi sociali del Comune di Monticello già da tempo tentavano di arginare: la ricerca di un'occupazione. ''Non ci siamo persi d'animo, dando la possibilità a cinque persone grazie alle borse sociali lavoro in collaborazione con Provincia e Parrocchie e ad un'altra attraverso leggi speciali statali, di rimettersi in gioco dal punto di vista professionale'' ha aggiunto l'assessore monticellese, ricordando un'altra iniziativa non semplice da attuare ma che si è rivelata ricca di soddisfazione per il Comune: il centro estivo.
''E' stata molto dura, sia per le risorse economiche, sia per lo sforzo nell'organizzarlo, con moltissimi incontri necessari a pianificare le varie attività con tutti gli attori coinvolti, spesso rimesse in discussione dai continui decreti che ci costringevano a rivoluzionare tutto. Eravamo sul punto di mollare, ma la forza della squadra e il pensiero rivolto ai nostri giovani utenti e alle loro famiglie ci hanno fatti proseguire, credo con buoni risultati'' ha proseguito l'amministratore monticellese, ricordando di essere riusciti a coinvolgere nell'iniziativa anche due ragazzi con bisogni speciali.

L'assessore e il sindaco durante l'inaugurazione di un mezzo sociale

Tra il bonus scuola per dare un sostegno alle famiglie e le risorse messe a disposizione delle attività commerciali e imprenditoriali che hanno dovuto rimanere ferme nei mesi di lockdown, il finale d'anno è stato caratterizzato dall'impossibilità di organizzare le consuete iniziative di Natale, sostituite però dalla consegna - porta a porta - a tutti gli over 65 residenti in paese, di una stella di Natale, per manifestare la vicinanza dell'amministrazione.
Un lavoro, quello svolto dai servizi sociali del Comune, che non sarebbe stato possibile senza il contributo delle associazioni, alle quali - come ha ricordato il sindaco Alessandra Hofmann - sono state erogate risorse economiche straordinarie, quale forma di ringraziamento per l'impegno profuso nella gestione dell'emergenza Covid. A questo proposito 10.500 euro sono stati ripartiti tra Amas, Avam, Protezione Civile, gruppi Alpini di Monticello, Torrevilla, Caritas e Croce Rossa di Casatenovo.
E ad una manciata di giorni dall'inizio di questo nuovo anno, purtroppo ancora segnato dall'evolversi della pandemia, l'auspicio espresso da De Simone su tutti, è uno solo: ''che tra dodici mesi potremo tracciare il bilancio di un anno maggiormente ricco di iniziative e con minori emergenze socio-sanitarie da fronteggiare''.
G. C.
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