Quale fra i tanti ricordi porterai per sempre con te ricordando il 2020 che si è appena chiuso? La risposta affidata ai sindaci/1

A una settimana dall'inizio di questo nuovo anno - carico di attesa e di speranza dopo dodici mesi difficili, trascorsi a combattere contro un nemico invisibile - abbiamo pensato di ''salutare'' quello ormai trascorso con un quesito rivolto ai sindaci del territorio:
''Il 2020 è stato un anno difficile e inaspettato, ma senza dubbio indimenticabile anche per voi amministratori. Vi chiediamo di condividere con i nostri lettori un ricordo di questi dodici mesi che si sono appena conclusi. Anche non necessariamente legato al Covid, ma che resterà indelebile nella vostra memoria di Sindaci quando guardandovi alle spalle, ripenserete a tutto il lavoro svolto e alle persone che avete incontrato''.

Di seguito le loro risposte:


BARZAGO - MIRKO CEROLI: ''Del 2020 ricorderò l'impegno della cittadinanza e l'aiuto reciproco: ho potuto sperimentare soprattutto la voglia di tutti di riprendere ciò che più che ci rende comunità. Mi riferisco quindi alle abitudini dello sport, la partecipazione alle iniziative delle associazioni, come quelle del gruppo Alpini e loro adunate e a tutti gli incontri conviviali e di scambio culturale che si fanno in aula civica. In particolare, alla fine di quest'anno so bene che una delle strutture che più è mancata negli ultimi mesi è sicuramente il centro anziani, del quale è tanto attesa la riapertura. L'augurio è quello di rimanere speranzosi verso le scoperte scientifiche, perché Barzago sarà pronta a sostenere la campagna vaccinale. A questo proposito siamo fiduciosi che il vaccino che è stato scoperto produrrà gli effetti desiderati, ma occorre ancora tempo. L'invito quindi è quello di prestare massima attenzione e di prendere esempio dai bambini che ogni giorno a scuola rispettano le regole''.

 


BARZANO' - GIANCARLO ALDEGHI: ''Questo 2020 lo ricorderò come l'anno più significativo del mio mandato di sindaco, perchè, nonostante sia stato davvero difficile e complicato gestire l'emergenza Covid, ho sentito la responsabilità e la centralità del mio ruolo come mai era accaduto prima. Ho capito quanto i miei cittadini avessero bisogno di una figura di riferimento per non sentirsi soli in quei momenti difficili, di vero smarrimento. Ho potuto toccare con mano quanto i barzanesi si siano avvicinati all'istituzione Comune, alla quale si sono rivolti alla ricerca di aiuti e necessità concrete e personali. Siamo diventati un pilastro per molti che ci hanno interpellati non solo per segnalarci criticità o problemi, ma perchè si sentivano smarriti e avevano bisogno di qualcuno a cui rivolgersi. E' stato un anno di sofferenza: anche a Barzanò molti cittadini ci hanno lasciati, ma allo stesso tempo il 2020 è stato stimolante e certamente da sindaco che si appresta a concludere il suo secondo mandato amministrativo, posso dire che questi mesi non li dimenticherò mai''.

 


CASATENOVO - FILIPPO GALBIATI: ''Non vorrei parlare del Covid, ma di una sorpresa. Passavo, e passo giornate, vedendo cose non belle nel mio lavoro e dovendo poi leggere diversi documenti, rapporti di Ats e Prefettura, comunicazioni personali, qualche ringraziamento e tante critiche (come è giusto che sia) mail di cittadini in cui trasudano paura, dolore, angoscia, solitudine. Una sera, sono da solo in Municipio, e tra tutte queste comunicazioni mi trovo la mail di un ragazzino di 13 anni di Casatenovo che chiede ed argomenta di questioni del paese, in un modo semplice ma incisivo, si vede subito che ne sa e non poco. Ho pensato di cercare il numero della famiglia e chiamare i genitori prima di rispondere trattandosi di un minore. Mentre la mamma mi spiega che suo figlio ha proprio una passione innata per le questioni del suo paese, sento sotto la sorellina che lo chiama: "c'è il Sindaco, c'è il Sindaco al telefono!". Mi è piaciuto, dalla solitudine in Municipio ho avvertito il calore di una casa e di una famiglia in cui in fondo sta crescendo il futuro del paese. Viviamo momenti difficili, ma dobbiamo avere la speranza che in tante famiglie crescano ragazzini così, che hanno capito presto quanto è importante occuparsi non solo di fatti e diritti privati e personali, ma di quel che riguarda la comunità in cui si vive, il proprio paese, la propria nazione, gli altri insomma. Abbiamo chiesto tanti sacrifici a giovani, ragazzi e bambini. Dobbiamo essere responsabili per loro. Dobbiamo farlo perché il prima possibile possano tornare a scuola, nelle palestre e sui campi sportivi, negli oratori, e vivere quella socialità che è fondamentale per la loro crescita ed il futuro di tutti.
Zeno ieri mi ha mandato gli auguri di Buon Anno. Sono di gran lunga i più belli che ho ricevuto''.

 


CASTELLO BRIANZA - ALDO RIVA: ''Le difficoltà legate agli aspetti sanitari, sociali, economici e gestionali della pandemia sono descritte quotidianamente dai media. Se devo fare una riflessione sul 2020 voglio pensare in positivo ed evidenziare questi cinque aspetti:
1) quando le persone sono coinvolte ed informate, accettano responsabilmente le indicazioni ed i sacrifici richiesti dalla situazione.
2) un nuovo modo di comunicare con i cittadini (veloce, immediato, social ed anche con video comunicati).
3) nel 2020 a Castello di Brianza non si è registrato alcun decesso da covid-19.
4) il crescente utilizzo delle riunioni (anche sovracomunali) in videoconferenza che ha fatto risparmiare tempo, e spostamenti in auto.
5) l'approvazione del progetto preliminare (euro 1.350.000) della costruzione della nuova struttura civica comunale, considerato il progetto pubblico comunale più importante per il nostro comune degli ultimi 20 anni.

 


CREMELLA - AVE PIROVANO: ''Il 2020, definito dai più come "anno da dimenticare", rimarrà scolpito nella memoria collettiva di chi l'ha vissuto in prima persona e delle generazioni che in futuro ne ascolteranno il racconto. Un anno inizialmente carico di intenti e previsioni che, poco dopo, hanno ceduto il passo alla triste realtà del momento. Un anno con obiettivi da realizzare: il primo anno di cammino insieme al nuovo gruppo consiliare. Un anno "non comune", vissuto "in comune" alle prese con nuove modalità organizzative e operative. Un anno in cui abbiamo imparato a convivere con la pandemia affrontando con costanza i problemi inediti legati all'emergenza sanitaria. Un anno in cui abbiamo mantenuto uno sguardo ottimistico sull'oltre Covid, consapevoli che uno spiraglio di luce avrebbe consentito, prima o poi, alla macchina comunale di riguadagnare una navigazione più serena e di dirigersi verso la realizzazione di quegli obiettivi rimasti sullo sfondo. Un anno durissimo per tutti, in cui la solitudine ci ha fatto sentire più amara e ardua qualsiasi cosa. Tuttavia sono convinta che il tempo vissuto in questi dodici mesi ci abbia fatto riscoprire quei valori autentici, patrimonio di ciascun essere umano, spesso sopiti a causa del consumismo, della vita frenetica e dell'Ego personale. Un anno interamente documentato nei miei appunti sull'agenda del 2020 e nelle pagine fitte del mio diario giornaliero, iniziato il 22 Febbraio e non ancora conclusosi. Ora, scorrendo il tutto, mi rendo conto che nella mia memoria non ci sono solo flashback dolorosi e faticosi, ma anche ricordi positivi. La maggior parte di essi è legata al calore della mia gente e a quanti ho avuto modo di incontrare e di conoscere in circostanze spiacevoli della loro vita, anche solo attraverso una telefonata o una mail. Credo che, per me Sindaco e per tutte le famiglie che ho potuto avvicinare attraverso parole e gesti, questa sia stata un'esperienza intensa di vicinanza e di disponibilità dell'ISTITUZIONE rispetto ai cittadini.

 


MISSAGLIA - BRUNO CRIPPA: ''Il 2020 è stato un anno difficile, duro e terribile. E' iniziato a febbraio con il Covid: ordinanze, chiusure, divieti, regole, incertezze su cosa fare, perché non sapevamo cosa fosse il virus.
Il 2020 ha sparigliato le carte anche nella Pubblica Amministrazione, nei nostri Comuni, nel Comune di Missaglia. Ha rovesciato le aspettative. Sono saltati bilanci di previsione. Le opere pubbliche, programmate, costrette ad essere dilazionate nel tempo. Imprese alle quali erano state aggiudicate, mediante gara opere pubbliche, colpite dal Covid, impossibilitate a rispettare i programmi.
Il bilancio comunale è stato variato per decine di volte. Gli uffici comunali costretti al lavoro a distanza, a ricevere i cittadini su appuntamento. Il blocco delle relazioni faccia a faccia. Le barriere di plexiglass. La parziale paralisi della vita economica. Il tempo di vita sociale, lacerato.
Abbiamo assistito alla morte solitaria, alle solitudini. Abbiamo visto le scuole chiuse, la serrata dei negozi, la fatica negli ospedali. La paura di non farcela. Però nella scuola, studenti e insegnanti, hanno avuto il merito di reinventarsi un modo nuovo di stare insieme, dando prova di un grande senso di appartenenza.
Abbiamo scoperto il valore della salute pubblica, il senso di comunità, l'impegno sociale. Sono valori che resteranno in ogni Comune, anche nella nostra Brianza. Ho scoperto, come Sindaco, il respiro affannoso dei contagiati e la paura di non farcela. Ho sentito tanto dolore preoccupazione, ma anche tanta pazienza e tanta forza.
Il rapporto con il volontariato e le associazioni, che si sono messi in gioco, è stato fondamentale. Abbiamo visto il moltiplicarsi di gesti di solidarietà da parte di organizzazioni e reti. Inoltre c'è stata una grande generosità delle offerte sul conto corrente comunale che ci ha aiutato molto.
Certo, il 2020 è un anno da dimenticare, ma anche da ricordare per la lezione di vita che ha dato a tutti noi.
Abbiamo imparato molto. Dobbiamo conservare la memoria di tutto questo. Di fronte al pericolo, abbiamo scoperto la cooperazione, la solidarietà e il gioco di squadra tra i Sindaci.
Personalmente, ho imparato che tutto è connesso: economia, ambiente, salute. La necessità di una grande transizione ecologica per lasciare un mondo sostenibile alle generazioni future.
Non vanno sprecate le occasioni per cambiare anche il modo di amministrare nei Comuni: lo dico da Sindaco che è quasi al termine del suo secondo mandato. Credo che la voglia di tornare a vivere senza limitazioni, sia diffusa. Ci sono tanti elementi di speranza che ci fanno pensare che questo arriverà presto, anche se il 2020 per gli italiani, e per noi, è stato l'anno del coronavirus. Ho incontrato ragazze e ragazzi, che hanno distribuito le mascherine, pieni di entusiasmo, senza fare rumore: nel momento più difficile, è stata la cosa più bella.



MONTICELLO - ALESSANDRA HOFMANN: ''A volte noi sindaci sentiamo il peso e la responsabilità di dover fare grandi cose per dimostrare il valore del nostro ruolo. Invece ti accorgi che sono i piccoli gesti, che rendono però il senso di vicinanza al cittadino, ad essere quelli più apprezzati.
Ricordo ad esempio la consegna delle stelle di Natale con le quali abbiamo voluto omaggiare gli over 65 residenti a Monticello: un segno con cui la nostra amministrazione ha desiderato fortemente lanciare un messaggio di positività e di speranza, e che ha scaldato il cuore di tanti. Ho ricevuto molte telefonate e messaggi di ringraziamento e mi sono accorta che le persone, che hanno vissuto questi ultimi mesi con paura e angoscia, avevano bisogno di sapere che il pensiero era in qualche modo rivolto a loro, che non erano soli. Volevano ricevere una carezza. La solitudine è brutta da affrontare e nel nostro piccolo abbiamo cercato di far capire, con questa ed altre iniziative, che la speranza ci deve accompagnare sempre, perchè dopo la tempesta, tornerà a splendere il sole''.

 


NIBIONNO - CLAUDIO USUELLI: ''Per me è un calcio di rigore a porta vuota perché il 5 luglio è nata mia figlia e, appena è nata, ho fatto una riflessione: quando vieni al mondo, c'è un esserino indifeso e qualcuno si prende cura di te. Questo mi riporta al Vangelo di Marco quando dice che, se il Signore dà da vestire agli animali, sicuramente lo darà anche agli uomini. In merito all'emergenza Covid, mi ha colpito molto il numero inaspettato di giovani volontari che sono arrivati a darci una mano per la distribuzione delle mascherine, preparare il banchetto del cibo e occuparsi della pulizia del cimitero per la Pasqua. Poi, d'altro canto, ci sono anche i soliti che pretendono e ci hanno chiesto se avremmo pulito il cimitero per la Pasqua''.



SIRTORI - DAVIDE MAGGIONI: ''Giunti a inizio di quest'anno nuovo è spontaneo ripercorrere quello vecchio col pensiero: da febbraio il nostro mondo è diventato invivibile e la speranza per il 2021 non può essere che di un rapido ritorno alla normale quotidianità per tutti. Del 2020 voglio però ricordarmi la disponibilità e l'impegno di tanti volontari, che si sono prodigati in mille modi per rendere più sopportabile la vita delle persone, dalla scorsa primavera sino a questi ultimi mesi difficili. Tanti di loro sono ragazze e ragazzi che, smentendo il luogo comune che li vuole egoisti e annoiati, si sono prestati rispondendo positivamente alle più disparate richieste dell'Amministrazione, a volte stupendomi, devo ammetterlo, per la prontezza e l'entusiasmo riversato nelle più diverse iniziative. Sono questi giovani il più bel regalo del 2020 per Sirtori e sono convinto che la loro qualità potrà portare ancora tanti benefici ai nostri concittadini. Un sincero ringraziamento e un augurio di buon anno a tutti''.

 


VIGANO' - FABIO BERTARINI: ''E' stato un anno difficile, ma dobbiamo essere consapevoli che il 2021 non sarà comunque semplice perché abbiamo l'obiettivo di sconfiggere la pandemia, di rilanciare il lavoro e tutte quelle attività che sono difficoltà e di sostenere lo stato sociale che andrà ricucito.
Di questo anno appena trascorso mi porterò sicuramente dentro l'esperienza della consegna dei buoni pasti, un'azione se vogliamo penosa, perché non è stato bello distribuire degli aiuti che in tempi normali non sarebbero serviti e che in qualche caso possono anche ledere il senso di dignità di una persona.
Il pensiero va anche soprattutto a chi ci ha lasciato lo scorso anno e dei quali non ci dimenticheremo. Io rimango sempre una persona positiva e auguro a tutti i miei cittadini un sereno 2021. Spero vivamente che insieme riusciremo a superare questo brutto momento".
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