Molteno: villa dei Pini diventa comunale? Obiettivo: creare un luogo per gli anziani

Svolta sul destino di Villa dei Pini a Molteno, che potrebbe diventare un bene comunale. Le premesse ci sono, almeno nelle intenzioni. L'amministrazione comunale ha infatti avviato la procedura per la variante al piano di governo del territorio (Pgt) in relazione al cambio di destinazione urbanistica. Attraverso questa sostanziale modifica del documento urbanistico, il comune intende dare una destinazione sociale all'immobile ubicato in via Grandi, a fronte di quella residenziale, prevista in origine.



Villa dei Pini a Molteno

La questione del futuro dell'immobile si trascina da un decennio in paese: nel 2010, la giunta guidata dal'ex sindaco Mauro Proserpio approvò il piano di villa dei Piani, che prevedeva la realizzazione di una struttura residenziale con un volume di cubatura che passava da 3.881 mc a 8.891 mc. Nel dettaglio, il piano attuativo di intervento prevedeva la costruzione due palazzine ad uso abitativo con la parte inferiore da destinare a uso commerciale e una parziale cessione del parco all'asilo, per il quale era prevista anche la costruzione di una nuova aula. 



Ora, il cambio di rotta dell'amministrazione con la pubblicazione, quest'oggi, dell'avvio del procedimento di variante. "Abbiamo saputo che il comparto di Villa dei Pini era all'asta negli ultimi mesi del 2020, quindi siamo risaliti alle procedure in atto su questo immobile - ha esordito il sindaco Giuseppe Chiarella - Una volta risaliti a quello che era lo stato della situazione, abbiamo fatto un ragionamento chiedendoci se quanto ipotizzato dieci anni fa aveva ancora senso e l'area avrebbe potuto essere utile alla comunità". Dieci anni è un lasso di tempo piuttosto lungo. "Le cose sono cambiate - ha rilanciato il primo cittadino - Da un lato le iscrizioni all'asilo sono calate e dunque l'aula non è più necessaria, dall'altro siamo un paese fortemente edificato anche per via della conformazione territoriale che ci vede attraversati dalla statale 36 e dalla linea ferroviaria. Non essendoci più le passate esigenze, abbiamo pensato di intraprendere un procedimento che manifesti l'interesse dell'amministrazione all'acquisizione di Villa dei Pini". 



Il sindaco Giuseppe Chiarella

C'è di più. Il bene era stato messo all'asta lo scorso settembre con un'offerta base di 676.000 euro: la procedura è stata rinviata al prossimo 16 febbraio ed era già stata oggetto dell'interesse del consiglio comunale (https://www.casateonline.it/articolo.php?idd=124449). "Ci siamo decisi a procedere a questo avvio di variante al Pgt perché la situazione è mutata - ha precisato Chiarella - Crediamo che il privato, a fronte della volumetria consentita e dei tempi mutati, abbia perso l'interesse a costruire. Dall'altro lato, il fatto che sia stato messo all'asta, ci mette sul mercato per l'acquisto di un bene che potrebbe essere aggredito da chiunque per realizzare un immobile di cui forse a Molteno non c'è più necessità. È passato del tempo, le esigenze sono cambiate. Riteniamo importante tutelare il territorio e un parco che è circa la metà di quello di Villa Rosa". 



In primo piano l'asilo La Chiocciola e, sullo sfondo, Villa dei Pini

Le intenzioni di acquisto sono chiare, ma quale obiettivo si propone l'amministrazione sul futuro dello stabile? "Anche per la sua ubicazione, si presta bene come bene pubblico: poiché vicino all'asilo, potrà sempre avere una destinazione sociale, seppur diversa. Vediamo meglio in Villa dei Pini un luogo per anziani piuttosto che all'ex asilo - ha rivelato il sindaco - Ci sono altri due aspetti: ha un grande parco per la comunità e ha un legame storico culturale con la villa Rosa: una figlia di Aldo Rosa aveva sposato un tale Tardini, i cui genitori edificarono Villa dei Pini".
A questo punto, se non dovessero sopraggiungere ostacoli, il comune dovrà avere la possibilità economica di acquistare il bene. Su questo punto Chiarella ha ammesso: "Per noi significa destinare risorse che avevamo pensato di destinare ad altri obiettivi. Ora verranno dirottate su un acquisto immobiliare non preventivato ma che riteniamo sia un'occasione da non perdere. Tutto dipenderà dalla sostenibilità economica dell'operazione: se dovesse diventare non sostenibile, il mercato compirà la sua strada".
M.Mau.
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