Cassago: è morto Silvio Puccio. Fu per anni docente al ''Grassi''

E' profondo il cordoglio nell'intero territorio lecchese per la scomparsa a ottant'anni di Silvio Puccio, storico insegnante di lettere presso il liceo Grassi di Lecco. A stroncarlo è un male che lo aveva colpito da tempo e che purtroppo non gli ha lasciato scampo.
L'ex docente - stimato per la sua preparazione e amatissimo per la sua disponibilità con i ragazzi - viveva insieme alla moglie Marinella a Cassago.
Ottenuto il diploma aveva dato il via alla sua carriera di insegnante presso la scuola di Malgrate, spostandosi poi alle superiori dopo la laurea. Era molto noto anche per la sua attività di studioso e pubblicista, nonchè per il libro sulla Resistenza lecchese che aveva dato alle stampe.
A questo proposito era stata la cooperativa La Moderna di Lecco, di tradizioni socialiste, costituita nel 1920, a bandire un concorso per una monografia sul contributo di Lecco e del suo territorio alla lotta partigiana. Un regalo che aveva voluto farsi in occasione del 50° della sua fondazione, nel ricordo del 15° anniversario della Liberazione.


Silvio Puccio è riconoscibile nella foto delle due formazione a centro campo, secondo da sinistra in piedi

La commissione giudicatrice vedeva tra i componenti Ulisse Guzzi, Gabriele Invernizzi, Piero Losi, Umberto Morandi ed altri. La commissione giudicatrice scelse tra i tre lavori partecipanti al concorso, meritevole di segnalazione l'opera di Silvio Puccio, studente universitario allora ventenne, residente nella zona di viale Turati ed invitò l'autore ad approfondire il suo studio di così interessante ricerca sulle vicende della resistenza nel lecchese.
Nacque così il libro "Una Resistenza", di Silvio Puccio, pubblicato dall'Editrice Nuova di Milano e stampato presso la tipografia Beretta, allora in via Previati a Lecco. Il volume uscì il 20 aprile 1965, ventennale della Lotta di Liberazione. La prefazione era di Giulio Alonzi, noto esponente della Resistenza a Milano, che aveva fissato la sua residenza a Lecco, in quartiere Maggianico, nel dopoguerra.
"E' un ritorno a quei giorni, la lettura di queste pagine scritte da uno di Lecco. Leggerle è un conforto; meditarle nel ricordo dei nostri caduti è come assolvere un dovere in commozione fraterna" si legge nella prefazione di Giulio Alonzi.
Silvio Puccio era il fratello, minore di due anni, del sindaco Guido Puccio, primo cittadino dal 1970 al 1975. Nel tempo libero studentesco ed universitario si era anche distinto come elegante giocatore di calcio dal "tocco" preciso di palla, soprattutto nei campionati studenteschi e nei tornei serali estivi, militando nelle formazioni del Bar dei Tigli di viale Turati e del Bar Lux di via Petrarca. Il lecchese era stato in campo al Bione nel 1973, nella storica sfida fra le "nazionali" di Lecco centro e di viale Turati.
Silvio Puccio oltre alla moglie lascia anche i quattro figli Laura, Michele, Cristina e  Davide designer a Londra. Non è ancora nota al momento la data delle esequie.
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