Bosisio: il Canoa Club avrà la nuova sede, al via i lavori della struttura ecocompatibile

Sono partiti da pochi giorni i lavori per la realizzazione della nuova sede del Canoa Club di Bosisio Parini. “Dopo cinque anni, abbiamo finalmente aperto il cantiere: c’è stata un pò di burocrazia che ha allungato i tempi, ma ora siamo partiti” ha confermato il presidente Gabriele Sangiorgio.



La nuova sede sorgerà su un’area comunale, a fianco di quella attualmente esistente con affaccio diretto sul pontile che i canoisti usano per l’ingresso in acqua: una volta conclusi i lavori, la superficie che ospita la vecchia sede tornerà alla comunità. La struttura che ospiterà la società arriva da lontano: le radici di quest’opera che sta prendendo forma affondano nella passata amministrazione che si è spesa perché la sede potesse diventare realtà.



La società sportiva, nel 2018, sia era infatti aggiudicata un bando pubblico che offriva il diritto di superficie per vent’anni su un’area del comune allo scopo di realizzare una struttura ricettiva a scopo turistico e sportivo. Lo spazio da utilizzare, per circa 600 mq, si trova alle spalle delle scuole medie e la nuova struttura rispetterà i criteri di sostenibilità ambientale. Niente cemento, dunque, ma impiego di legno, acciaio e, per le pareti, fibrocemento. Al termine dei vent’anni, se la convenzione non dovessero essere rinnovata, lo stabile resterà di proprietà del comune che deciderà se tenerlo o spostarlo in altro luogo.



“Le fondazioni sono studiate in modo che a fine vita possano essere spostate e reimpiegate: non verranno demolite ma sollevate dal terreno e reimpiegate come blocchi” ha precisato Matteo Beretta, progettista e direttore dei lavori. “La struttura è stata possibile in un ambito paesaggisticamente rilevante in quanto utilizza una tipologia costruttiva stratificata a secco, che non impiega cemento né mattoni. É costruita in assemblaggio ed è previsto un piano di smontaggio a fine vita che permetterà il reimpiego dei materiali di costruzione. La parte strutturale si basa su plinti appoggiati al terreno, mentre la struttura verticale e la copertura saranno in acciaio: ci saranno poi i rivestimenti”. La parte esterna ha una pavimentazione in legno mentre la copertura prevede la posa di pannelli fotovoltaici per “garantire un minimo di autonomia elettrica, anche ai sensi della normativa vigente”.



L’edificio occuperà circa 50 mq, comprendendo uno spogliatoio e altri due locali, un ufficio e un deposito. All’esterno ci saranno docce e bagni, che attualmente non esistevano (la “vecchia” sede dispone oggi di un bagno chimico) e la zona di rimessaggio per ospitare fino a 120 kayak. L’associazione ha chiesto inoltre di poter fruire di tre parcheggi nelle vicinanze e di avere un permesso di costruire in deroga al piano dei servizi. In questo modo non si dovrà andare a modificare il piano di governo del territorio.



Trattandosi di un edificio ecocompatibile, i costi sono piuttosto elevati e sfiorano i 100.000 euro. “Non siamo più intervenuti sulla struttura che utilizziamo oggi perché avevamo in programma la nuova sede: sono però passati cinque anni” ha commentato Sangiorgio. La società ha scelto di non accendere mutui per sostenere la spesa, ma la pandemia ha in parte rovinato i piani: “Avevamo pianificato di poter coprire le spese con la conferma di tutte le iscrizioni anche lo scorso anno, ma cos’è non è stato. Tante persone hanno avuto paura e non si sono iscritte e così siamo passati da 1.330 iscritti nel 2019 e quasi 700 nel 2020. Numeri dimezzati con i quali dobbiamo fare i conti: questo ci crea non pochi problemi perché i programmi fatti sono saltati. Speriamo che quest’anno possa essere migliore perché abbiamo bisogno di introiti per poter finire il lavoro che è stato cominciato”.
I tempi di realizzazione infatti non saranno lunghi, tre-quattro mesi massimo. La società conta, con l’inizio della nuova stagione, di poter entrare nella nuova sede.



“Speravo che i lavori potessero cominciare prima ma per una serie di pastoie burocratiche, ci sono stati una serie di adempimenti che hanno ritardato l’inizio dei lavori, fortunatamente appena partiti” ha ammesso il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Borgonovo. L’intervento aveva posto le basi sotto la sua legislatura, arrivando oggi alla realizzazione. “Sono convinto che quest’opera sarà una delle più qualificanti della nostra zona lago e che porterà lustro alla società e prima ancora al Bosisio e al territorio lacustre caratteristico del nostro paese” ha rimarcato con una punta di orgoglio. É un’operazione di cui si comprenderà l’impatto quando sarà realizzata, ma sono sicuro che quest’opera possa essere messa a disposizione della collettività e di tutti gli amanti della passeggiata lago, oltre a portare vantaggi alla scuola dal punto di vista didattico: gli studenti del nostro polo, tra le varie discipline sportive, potranno avere un contatto diretto con le canoe”.



Il presidente si è complimentato con i progettisti Matteo Beretta e Marco Longoni perché “hanno indubbiamente pensato ed elaborato progetto all’avanguardia” e ha ringrazio “il Canoa Club per aver compiuto un’opera coraggiosa e lungimirante: coraggiosa perché è un impegno economico importante e lungimirante perché ha capito che il futuro del Canoa parte da questa sede. Ringrazio tutti gli amici della società, a partire dal presidente e dal direttivo, per la pazienza dimostrata in questi anni: con loro ho condiviso le pene di questo iter lungo e in parte assurdo che però si doveva osservare perché così ha voluto la legge. Quando sarà conclusa, però, sarà la più bella sede del Canoa Club sul lago”.
Michela Mauri
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