Cabiate: arrestato un 25enne per l'omicidio di una bimba di un anno e mezzo
Immagine di repertorio
Non sarebbe morta accidentalmente la piccola Sharon, la bimba di un anno e mezzo spentasi la sera dell'11 gennaio scorso a Cabiate causa di un gravissimo trauma cranico.
Nella giornata di ieri i carabinieri della tenenza di Mariano Comense hanno arrestato il convivente della mamma. Alla base del decesso della piccola, secondo la Procura di Como e i carabinieri stessi, non sarebbe stata la stufetta elettrica che - a detta dell'uomo - la bimba si sarebbe tirata addosso, bensì sarebbero state le botte e i maltrattamenti di cui sarebbe stata vittima.
L'autopsia effettuata sul corpo di Sharon ha però portato alla luce un'altra verità ancora più agghiacciante: delle lesioni che hanno fatto scattare, ancora una volta a carico del convivente della madre, l'accusa di violenza sessuale aggravata.
Il 25enne romeno, residente a Lentate sul Seveso - secondo il quadro accusatorio sostenuto dalla Procura comasca - avrebbe abusato sessualmente della piccola, picchiandola fino a provocarne la morte.
Proprio per queste ragioni le ipotesi di reato che vengono contestate all'uomo, nei confronti del quale è scattato l'arresto, sono: morte come conseguenza dei maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.
A richiedere l'ordinanza di custodia cautelare firmata ieri mattina dal giudice delle indagini preliminari Andrea Giudici è stato il sostituto procuratore Antonia Pavan (sino allo scorso 31 dicembre ''applicata'' in Procura a Lecco), con l'esecuzione della stessa affidata poi ai carabinieri della tenenza di Mariano Comense a capo della quale c'è un'altra conoscenza lecchese, il tenente Michele Gerolin, per oltre una decina di anni al comando della stazione di Casatenovo e prima ancora di Brivio.
Una vicenda gravissima quella di cui si sono dovuti occupare i militari della Compagnia di Cantù, con vittima una bambina di un anno e mezzo soltanto. Nel pomeriggio dell'11 gennaio la madre aveva affidato al compagno le cure della bimba che, secondo la sua versione dei fatti, si sarebbe tirata in testa una stufetta elettrica procurandosi un trauma alla testa. Ma, dopo un primo pianto, si sarebbe calmata e avrebbe ripreso a giocare tranquillamente. Solo verso le 18 l'uomo ha detto di essersi accorto che respirava male e sono stati allertati i soccorsi.
La piccola è giunta già priva di vita all'ospedale di Bergamo, dove l'équipe del 118 l'ha trasportata con l'elisoccorso. Ieri l'epilogo, con l'arresto del 25enne, da diversi giorni ormai tenuto sotto controllo dai carabinieri.