Viganò: benemerenza al sacrestano Mario e un premio alla memoria di Rinaldo Sala

In occasione della solennità di San Vincenzo - martire e co-patrono di Viganò - quest'oggi, domenica 24 gennaio, si è tenuta, dopo la messa solenne celebrata in parrocchia alle ore 10, la cerimonia ufficiale di consegna delle benemerenze civiche istituite proprio in onore del Santo e consegnate a due cittadini viganesi che, con spirito di sacrificio ed impegno, hanno fatto umilmente e in punta di piedi della loro vita un esempio di carità e bene.

I fedeli presenti alla messa solenne per la festa di San Vincenzo

Come premesso, la giornata di festa è cominciata con la liturgia officiata dal parroco don Enrico Bramani che, durante l'omelia, ha sottolineato l'importanza del valore della generosità nella vita di tutti.
''Dobbiamo essere vicini a tutti coloro che compiono gesti di carità. Nell'occasione odierna, siamo venuti per celebrare il nostro Patrono, che ha dato la vita per onorare il Signore Gesù. Dobbiamo pertanto imitare il suo comportamento, perché la santità appartiene a tutti. E, a maggior ragione, proprio in questo momento siamo invitati a pregare San Vincenzo, acciocché sconfigga il virus, aiuti gli ammalati e chiunque si trovi in difficoltà a causa della situazione. Dobbiamo, dunque, prendere tutti esempio da San Vincenzo, perché siamo tutti missionari verso Gesù e verso gli altri. Dobbiamo rivelarci capaci di distribuire pane agli altri, senza badare nè alla pigrizia nè alla paura" le parole del sacerdote.

Il rito del faro

Dopo la liturgia eucaristica e il rituale rogo del pallone in onore dei santi e martiri, la cerimonia si è spostata ed è proseguita presso il municipio di Viganò.
In questa sede, prima della consegna delle benemerenze e della medaglia di San Vincenzo, è stato l'assessore ai servizi sociali Renato Ghezzi ad introdurre il momento formale, inedito peraltro nella storia della comunità.

Il sacrestano Mario Casiraghi e sotto Fausta Sala, vedova di Rinaldo

''Qusta cerimonia è stata fortemente voluta e sostenuta da tutta l'amministrazione comunale, con tanta gioia, oggi, al di là del tempi duri che stiamo vivendo. Per quale motivo, dunque, istituire una benemerenza in onore di San Vincenzo, nostro co-patrono, aperta ai cittadini viganesi e alle associazioni che operano sul nostro territorio? Perché con questo riconoscimento vogliamo saldare il passato. Difatti, quando la comunità del tempo decise di dedicare la chiesa a San Vincenzo, mettendo il paese sotto la sua protezione e guida, molte generazioni hanno potuto gioire della sua ricorrenza. Quindi, con questa iniziativa, desideriamo collegarci idealmente a questa scelta, facendola rivivere oggi, nelle persone e nelle associazioni da premiare, come continuità di quella comunità di viganesi. Innestiamo pertanto su quella scelta quella di oggi, alla stregua di un percorso mai interrotto. Conferire questa benemerenza significa riconoscere il bene operato, il contributo speciale che i premiati hanno saputo dare al nostro paese. Scrivere su libro delle benemerenza il nome dei viganesi, presentarli alla comunità di oggi è fondamentale, al fine di guardare al futuro. È un segno di una forza tale da penetrare sino al midollo dello spirito della comunità, per renderla più salda, viva e vera. Guardando all'esempio dei cittadini benemeriti i viganesi si forgiano nel crogiolo della vita quotidiana, vissuta in maniera più piena, rendendo un maggior servizio al propio paese, con una vita più sublime, oltre la quotidianità. Ecco perché istituire una benemerenza intitolata a San Vincenzo: unire passato, presente e futuro della comunità viganese'' le parole dell'assessore Ghezzi.

L'assessore Renato Ghezzi

Spazio poi alle parole del sindaco Fabio Bertarini. ''E' la prima volta nella storia del nostro paese che ci troviamo qui in sala consiliare per la consegna delle civiche benemerenze. Da alcuni anni avevamo pensato di istituire questa onorificenza da assegnare durante i festeggiamenti del co-patrono di Viganò. Ufficialmente abbiamo dato il via ai lavori per giungere all'odierna cerimonia, con il consiglio comunale del 10 novembre 2016 per approvare il "regolamento per il conferimento della Cittadinanza Onoraria" poi durante la seduta del 19 dicembre 2019 abbiamo deliberato la modifica di tale regolamento inserendo anche le civiche benemerenze. Si tratta di è un premio che non deve essere limitato alla consegna di una medaglia o di un ricordo, ma costituire una vera e propria lezione di educazione civica che ha il compito di richiamare tutti ad un comportamento da "cittadino" verso il proprio paese. Oggi andremo a premiare due vignaesi che, senza atteggiamenti da super eroe e senza mettersi in primo piano, hanno lavorato con passione, ma soprattutto con discrezione, non per arrivare ad ambiti traguardi personali, bensì per aiutare la collettività, senza chiedere nulla in cambio. Hanno lavorato - anzi uno di loro sta ancora lavorando - senza paura delle difficoltà che la vita inesorabilmente presenta nonchè con grande passione, trasmessa anche alle generazioni seguenti. A fronte di quello che hanno dato alla comunità, quello di oggi è solamente un piccolo segno di stima e affetto''.

Il sindaco Fabio Bertarini

Sono stati quindi presentati i profili dei due premiati: il primo è Rinaldo Sala, nato a Barzanò il 17 febbraio 1935 e che, all'età di 15 anni, già aveva iniziato a lavorare nel panificio del padre Emilio, che ha poi iniziato a cogestire all'età di 23 anni e che oggi è stato ereditato, unitamente alla passione per il lavoro svolto, dal figlio Paolo, noto a tutta la comunità. Fu proprio lui, con don Fausto nel 1976, ad ideare la produzione del famoso raviolo dolce di Sant'Apollonia, venduto direttamente in parrocchia, per non perdere la tradizione del paese. Durante la sua vita ha coniugato la passione per il suo lavoro all'impegno per la comunità: per un breve periodo ha ricoperto l'incarico di consigliere comunale, ma la sua bontà ed il suo impegno sono emersi soprattutto sia durante il servizio nell'Azione Cattolica, sia con il corso diocesano di ministro della comunione, ruoli che gli hanno permesso di incontrare personalmente i malati nelle loro case, dove poteva portare parola ed ascolto in conforto.
''In via personale - ha affermato il sindaco con voce rotta dall'emozione - del signor Rinaldo serbo nel mio cuore un preciso ricordo: giungeva con il suo camioncino sotto casa, avvertendoci del suo arrivo con una strombazzata, seguita dal profumo di pane appena sfornato che ci avvolgeva. Non era sicuramente un supermercato fornito come quelli di oggi, ma aveva qualcosa di unico: il sorriso e la serenità che, unitamente ad un piccolo regalo che dava a tutti i bambini, solo il signor Rinaldo sapeva trasmettere".

La consegna della benemerenza nel ricordo di Rinaldo Sala da parte dell'assessore Stefano Cazzaniga

A ricordare Rinaldo Sala, nell'emozione generale, è stato anche il figlio Emilio che, dopo i ringraziamenti al sindaco e a tutta la cittadinanza, ha precisato che le parole appena espresse avevano fatto rivivere i ricordi del papà, persona semplice, di poche parole, che lasciava parlare per sè il proprio esempio di vita, sempre con il sorriso sulle labbra. Anche durante la malattia che ha privato, purtroppo, il mondo del suo sorriso, augurava a tutti l'assistenza del Signore. ''È entrato, in punta di piedi, nella vita di tanti, come punto di partenza per vivere nel suo esempio''.
Il secondo cittadino viganese premiato è stato Mario Casiraghi, per tutti, come ha ricordato il sindaco, Mario il sacrestano.
Classe 1931, ha ereditato la vocazione ed il dono di famiglia, posto che sia il padre Santino sia il nonno Franceschino sono stati tutti, a loro volta, sacrestani.

Emilio Sala, figlio di Rinaldo e sotto Armando Fettolini consegna la medaglia a Mario Casiraghi

''Ha iniziato il suo servizio per la comunità nel lontano 1957, e ha accompagnato i viganesi nei momenti più importanti della loro vita religiosa. Una figura indispensabile per preparare ed organizzare le funzioni. Ha servito oltre 10 sacerdoti diversi, partendo da don Gaffuri sino ad arrivare ai giorni nostri, con don Baramani. Ha svolto pertanto un lavoro molto importante ed anche complesso, soprattutto per quanto concerne la preparazione delle varie processioni, con l'allestimento di stendardi, croci e baldacchini. Ha avuto anche l'onore di conoscere alcuni importanti prelati, come il Cardinal Schuster, i cardinali Colombo, Martini, Scola, nonché l'attuale arcivescovo di Milano, Delpini. Anche del signor Mario ho un ricordo particolare: durante la mia carriera di chierichetto e lettore lui era sempre dietro di me, per darmi l'ultimo consiglio o aggiustarmi la tunica. Una persona preziosa, con una grande professionalità per le competenze a lui assegnate: una persona davvero d'altri tempi".

Prima della formale accettazione della medaglia e della sottoscrizione del registro delle benemerenze civiche - per il signor Sala, da parte della moglie Fausta - quale inizio di una ricorrenza che, come ha auspicato il sindaco, diverrà abitudinaria per tutti i viganesi, è intervenuto anche Casiraghi che, con semplicità e umiltà, nel ringraziare tutti, ha riferito che nei suoi 91 anni di vita ha sempre rispettato tutti e ha sempre fatto quello che poteva, il suo dovere, vale a dire far del bene per riceverne.
I premi sono stati conferiti dal sindaco affiancato dall'assessore Stefano Cazzaniga e dal capogruppo Armando Fettolini.
Marina Temperato
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