Bosisio: messaggio dell’assessore e lavori dei bambini sulla Shoah

Oggi, 27 gennaio, è la giornata della memoria, data in cui viene celebrato il 76esimo anniversario della liberazione del campo di Auschwitz e in cui si ricorda il tributo altissimo di vite umane pagato dal popolo ebreo: ci sono state 6 milioni di vittime.
In questo giorno, l’assessore alla cultura e istruzione del comune di Bosisio Parini ha lasciato un messaggio agli alunni del polo scolastico per sottolineare l'importanza di ricordare la "Shoah”.
“Fra il 1939 e il 1945 circa 6 milioni di Ebrei sono stati giustiziati dai Nazisti con l’obiettivo di creare un mondo migliore più “ puro”! Noi abbiamo la fortuna di esseri nati in un periodo di libertà, noi abbiamo la “democrazia”, siamo liberi di pensare e di agire, il popolo è sovrano. La democrazia è un dono che va difeso, per cui, è corretto non dimenticare quanto è successo nel secolo scorso” ha affermato l’assessore. “La storia è la nostra memoria, quindi, tutti noi abbiamo il dovere di conoscerla e  utilizzarla a nostro vantaggio per costruire un presente e futuro migliore. Vi suggerisco alcune parole – valori che dobbiamo fare entrare nel nostro quotidiano: amore, rispetto, inclusione, fiducia, speranza, perdono, umiltà, ascolto, amicizia, confronto”. Poi, l’invito a impegnarsi nello studio per cambiare la società visto che “la cultura è la risposta per una società migliore”.


Gli studenti dell’istituto, intanto, hanno lavorato sul tema. Insieme ai docenti hanno preparato grande cartellone che ritrae le case, le valigie con la stella di David (simbolo della civiltà giudaica) e il filo spinato: la composizione è stata affissa ai cancelli esterni della scuola.
I bambini delle classi quinte della scuola primaria Italo Calvino hanno invece lavorato sul tema delle deportazioni nei campi di concentramento, “con le parole e i suoni toccanti e sensibili di Paolo Capodacqua (album Ferite e Feritoie) che racconta con le sue note e la sua voce, il tragico risveglio di una bambina che verrà prelevata dalla sua abitazione e condotta nei lager” hanno spiegato dall’istituto. “Quello che vogliamo condividere non è che un breve riassunto del lavoro svolto che si conclude *temporaneamente* con la nascita della Costituzione che vede l’Italia uscire dalla guerra, con il bisogno di riorganizzare il proprio ordinamento dopo anni di dittatura fascista”.
Clicca qui per vedere il lavoro della V primaria.
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