Oggiono: tre medaglie d’onore per altrettanti ex internati nei campi tedeschi

Il Municipio di Oggiono
«Ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati». Queste sono le motivazioni che hanno portato, nel luglio del 2000, all’istituzione della “Giornata della Memoria”.

Fra le storie, spesso dimenticate, vi sono quelle dei deportati politici e dei militari italiani internati nei campi di prigionia nazi fascisti. Di frequente si tende a pensare che il fenomeno della deportazione abbia riguardato solo la popolazione di religione ebraica, coinvolgendo solo limitatamente la restante popolazione italiana. La realtà è ben diversa. Oltre ai 9mila ebrei, furono deportati oltre 25mila cittadini considerati oppositori politici e vennero internati 700mila militari italiani. Storie, queste ultime, molto più diffuse di quanto si possa immaginare. Basti pensare che solo quest’anno saranno 83 le Medaglie d’Onore che lo Stato concederà ad altrettanti cittadini della Provincia di Lecco deportati o internati nei campi di concentramento e sterminio (Konzentrationslager) o di prigionia per militari (Stammlager o Stalag). L’onorificenza è stata istituita nel 2006 con lo scopo di ricordare e onorare gli italiani deportati nel lager nazisti. A riceverle saranno i familiari degli ex deportati e internati, direttamente dalle mani del Prefetto Castrese de Rosa, in una serie di cerimonie ufficiali che, in forma limitata vista l’emergenza legata alla pandemia, si svolgeranno sul territorio della Provincia di Lecco. Le prime si sono svolte nella giornata di venerdì 27 gennaio, Giornata della Memoria, nei comuni di Casargo, Premana e Valmadrera.

Una delle future cerimonie dovrebbe svolgersi a Oggiono. La notizia è stata comunicata dal sindaco della città Chiara Narciso all’inizio della seduta consiliare di lunedì 25 gennaio. A ricevere l’onorificenza saranno Corti Mario, Combi Rinaldo e Stefanoni Giovanni, tre cittadini che vennero chiamati alle armi durante la Seconda guerra mondiale e finirono, dopo l’8 settembre del 1943, internati nei campi di prigionia nazisti.

Le Medaglie d’Onore saranno consegnate nelle mani dei loro famigliari. Corti nacque a Oggiono nel febbraio del 1918. Dopo l’armistizio venne internato nel campo di prigionia per militari di Furstenberg (Stalag III-B) situato a metà distanza fra Berlino e il confine polacco. Qui rimase prigioniero fino alla liberazione del campo avvenuta nel maggio del 1945. Combi, originario di Cassina Valsassina dove nacque nel febbraio 1910, venne anch’egli internato dopo l’8 settembre. In una prima fase nel campo di Alt Drewitz (Stalag III C) situato a breve distanza da quello di Furstenberg. Successivamente nel campo di Bad Sulza (Stalag IX C), nella Germania centrale, dove rimase prigioniero fino al giugno del 1945. Stefanoni, classe 1923 nativo di Suello, venne internato ad Amburgo dal settembre 1943, all’età di 20 anni.  La cerimonia si svolgerà, probabilmente, all’inizio del mese di febbraio.
L.A.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.