Barzago: la Gibiana è arrivata in paese anche “virtualmente”

Nell’ultimo giovedì di gennaio la tradizione vuole che la Gibiana, nelle vesti di un grande fantoccio di vesti e paglia, venga bruciato in ricordo della leggenda che si cela dietro alla sua storia.  La Gibiana era infatti una vecchia strega che viveva nei boschi e che si divertiva a far spaventare tutti quelli che entravano nel bosco, soprattutto i bambini.


L'ultimo giovedì di gennaio, era solita andare alla ricerca di qualche bambino da mangiare e una mamma, per proteggere il suo bambino, decise di tenderle una trappola con una gran pentola piena di risotto giallo con la luganega che, attirando la strega, la fece restare fuori dal proprio nascondiglio fino alle prime luci del giorno, che la polverizzarono tutto d’un tratto. La Gibiana, quest’anno, non è quindi stata fermata nemmeno dalla pandemia e ha deciso comunque di far visita agli abitanti del Comune di Barzago, dove la tradizione è da sempre molto viva e sentita.



Nell’impossibilità di svolgere la tradizionale manifestazione con tutta la cittadinanza riunita e che si conclude presso il centro sportivo con il rogo della Gibiana, nella serata di giovedì 28 alcuni volontari e organizzatori della festa hanno deciso comunque di far vivere questo momento folkloristico agli altri cittadini, senza rinunciare all’atmosfera da favola che la sua tradizione riesce sempre ad evocare. Alle ore 20.30 di giovedì sulla pagina Facebook di Barzago, i cittadini hanno potuto assistere al falò trasmesso in diretta sul sito, prendendo parte alla fine della temibile Gibiana.




Prima del rogo vero e proprio gli organizzatori hanno contestualizzato la vicenda, mettendo in atto il processo alla strega con delle piccole scene girate nei luoghi simbolo del Comune, dove tradizionalmente aveva luogo tutta la manifestazione. Presenti anche il classico risotto giallo allo zafferano e alla salsiccia, che i cittadini sono stati invitati a cucinare nelle proprie case mandando poi una foto del piatto da condividere insieme agli altri partecipanti virtuali alla serata. Al momento dell’accensione del catasto di legna, erano poi presenti fisicamente anche i rappresentanti dell’amministrazione comunale. Il rogo come ogni anno è stato infine acceso presso il centro sportivo, aspettando che il fantoccio della Gibiana bruciasse completamente per poi polverizzarsi.
M.B.
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