Cremella: in ambulatorio restano solo due medici. Il Comune offre lo spazio anche ad altri

Il municipio di Cremella
L'amministrazione comunale di Cremella non vuole perdere i propri medici di base. E così, in considerazione di due recenti defezioni da parte di professionisti che da qualche mese a questa parte non ricevono più presso l'ambulatorio ospitato al piano terra del palazzo municipale, è stata pubblicata una manifestazione di interesse rivolta a chi svolge l'attività di medico di medicina generale, di medici pediatri di libera scelta e/o di liberi professionisti in campo sanitario.
Il tentativo, messo in campo dal sindaco Ave Pirovano e dalla sua squadra, è quello di rendere nuovamente appetibile i locali di Piazza don Colombo, che non più di qualche anno fa erano stati oggetto di un'importante opera di manutenzione per renderli in linea con le esigenze dell'utenza.
''Il nostro ambulatorio è stato recentemente ristrutturato: è dotato di riscaldamento autonomo e di videocitofono. I due medici rimasti ricevono i pazienti solo ed esclusivamente su appuntamento, quindi non vi è alcun rischio di assembramenti. Per noi è estremamente importante garantire questo servizio ai nostri cittadini, soprattutto ai più fragili e agli anziani, senza che debbano spostarsi a Barzanò o nei comuni limitrofi'' le parole della prima cittadina che ha ricordato come ad oggi siano rimasti al servizio dell'ambulatorio solo la dottoressa Piercarla Ballabio e il dottor Giuseppe Nicodemo. Da qualche mese a questa parte infatti i dottori Marcellino Bianchi e Giorgio Ragunì hanno deciso di sospendere le visite nei locali comunali di Cremella, restando comunque al servizio dei propri assistiti nell'ambulatorio di Barzanò.

Il sindaco Ave Pirovano

La manifestazione d'interesse pubblicata dal Comune prevede l'utilizzo degli spazi per una durata quinquennale, ovviamente per la sola attività sanitaria. I soggetti interessati dovranno far pervenire l'eventuale domanda di partecipazione al bando entro il 26 febbraio, presentando la documentazione richiesta.
Per quanto riguarda i costi, il canone annuo per l'uso dell'ambulatorio ammonta a 1.500 euro annui, cifra ripartita proporzionalmente tra i medici in base alle ore di utilizzo. Il conduttore dovrà inoltre corrispondere al Comune di Cremella le spese di gestione - riscaldamento, energia elettrica, acqua e pulizia - quantificate a consuntivo.
A questo proposito qualora l'avviso dovesse andare deserto, non è escluso che il canone possa essere abbassato per andare incontro alle esigenze dei due medici che hanno deciso di proseguire nel ricevimento dei pazienti a Cremella.
G. C.
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