Molteno: il Covid influenza la demografia. Il 40% di morti in più e dimezzate le unioni

3.571 abitanti, di cui 1.798 maschi e 1.773 femmine. É questa la fotografia della popolazione residente a Molteno al 31 dicembre 2020, secondo i dati che ogni anno ci vengono forniti dall'ufficio anagrafe comunale.
Se nel 2012 abitavano in paese 3.617 persone, al 31 dicembre 2016 se ne contavano 3.580: una riduzione di poco meno di quaranta unità, anche se il balzo più significativo si era registrato tra il 2012 e il 2013. Poi, la popolazione era tornata a crescere, fino al 2018 quando è ripreso il calo: i dati del 2020, ci portano la popolazione ai livelli del 2014.

Una bella immagine della chiesa di San Giorgio a Molteno

Come già nel 2019, il saldo naturale anche lo scorso anno è rimasto negativo (-12, di cui -11 maschi e -1 femmina). Entriamo nel dettaglio: a fronte di 29 nati (14 fiocchi azzurri e 15 fiocchi rosa), ci sono stati 41 morti (25 maschi e 16 femmine). Se le nascite fortunatamente sono state in rialzo (quattro sono i nuovi nati stranieri), altrettanto è stato per i morti che, in un solo anno, sono aumentati circa del 40%. Nel 2019, infatti, a fronte di 19 nati (9 fiocchi azzurri e 10 fiocchi rosa), erano stati registrati 26 decessi (15 maschi, di cui 9 spirati in altro comune e 11 femmine, di cui 8 mancate in un altro comune).
Stabile la presenza straniera sul territorio con 245 persone (126 maschi e 119 femmine). Questa presenza è passata da 232 cittadini nel 2018 a 246 (127 maschi e 119 femmine) nel 2019.
Quanto alla provenienza, confermati come presenza più numerosa sul territorio di Molteno dal 2019 i cittadini provenienti dal Marocco (65 residenti, tra 31 maschi e 34 femmine). Seguono, come l'anno precedente, i residenti provenienti dal Senegal (28 tra cui 17 maschi e 11 femmine) e dalla Romania (25 residenti, tra 11 maschi e 14 femmine).
Il numero di famiglie complessive residenti a Molteno è 1.435, delle quali 118 con almeno uno straniero, una di convivenza anagrafica (ex art.5 Dpr. 223/1989) e due convivenze di fatto (ai sensi della legge n. 76/2016). Nel 2019 c'erano 1.425 nuclei familiari, di cui 114 con almeno uno straniero.
Concludiamo infine l' analisi con i dati matrimoniali, dimezzati rispetto a quelli degli anni precedenti (sono stati 7). Complice la pandemia, la maggior parte delle coppie ha scelto di rimandare l'unione in chiesa tanto che si è avuto un solo rito religioso. Hanno invece "tenuto" i riti civili che sono stati 6. Due riti hanno riguardato la presenza di almeno un cittadino straniero.
Da ultimo, non ci sono state separazioni ex art. 12 d.l. n. 132/2014, così come negli anni precedenti, non è stata celebrata alcuna unione civile tra persone dello stesso sesso (ai sensi della legge n. 76/2016).