Bosisio: trasporto a scuola, le valutazioni sono in corso

Sono ancora in corso le valutazioni dell'amministrazione comunale di Bosisio Parini in merito all'organizzazione del trasporto scolastico per il prossimo anno. Come era già stato annunciato lo scorso dicembre dal sindaco Andrea Colombo, è nelle intenzioni del comune rivedere il tipo di servizio fino a oggi offerto.

L'esigenza è dettata da due ragioni: la prima, legata al progressivo crollo delle iscrizioni che l'anno scorso hanno registrato il minimo storico con 18 studenti, mentre nel 2019 vi avevano aderito 34 alunni. I ragazzi, complessivamente, sono meno di 400: il trasporto è pertanto richiesto da circa il 5%. Il secondo motivo è legato al fatto che le risorse destinate a questo servizio pesano, sul piano del diritto allo studio, per il 40%: un tale risparmio potrebbe portare risorse aggiuntive da distribuire sulle attività di sostegno dei ragazzi e delle loro famiglie.

Fino al termine dell'anno scolastico, il servizio verrà ancora garantito alle famiglie che hanno fatto richiesta, ma da settembre si prevedono nuove formule, che l'amministrazione dovrà valutare dopo aver raccolto il bisogno.

L'istituto scolastico, come ha riferito la dirigente scolastica Orsola Moro, già in fase di pre iscrizione richiede alle famiglie di manifestare un eventuale interesse verso questo servizio, che viene perfezionato poi all'atto dell'iscrizione.

"L'amministrazione sta facendo valutazioni sul rivedere il servizio dello scuola bus, cercando di potenziarlo. Solo chi è in malafede, penserebbe che intendiamo eliminarlo - ha chiarito l'assessore all'istruzione Corrado Galbusera - Essendo la società dinamica, è bene che l'amministrazione faccia valutazioni su come migliorare il servizio di trasporto. Il ripensamento avviene secondo queste esigenze: per un verso, l'intento è di meglio soddisfare il bisogno delle famiglie con un tipo trasporto che resta pubblico e, per un altro, allocare le risorse risparmiate, che potranno essere liberate per il sostengo al diritto allo studio per le famiglie e per l'attività didattica". Ha precisato l'assessore: "Se, in questo momento, meno famiglie rispetto al passato avvertono il bisogno di avere il servizio con il bus è perché oggi, più che in passato, diventa facile recarsi a scuola e trovare posto per le auto. I parcheggi sono liberi perché le insegnanti pcheggiano alle spalle delle medie. L'amministrazione si è mossa per tempo per sondare il bisogno, di fatto un anno prima: è stata avveduta e prudente".

Al momento, come dicevamo in apertura, sono ancora in corso le valutazioni, anche se l'offerta potrebbe non essere univoca. "L'amministrazione sa che si può risolvere il problema con diverse proposte. Prima di dire come si articolerà, vi è la necessità, insieme alla scuola, di mappare il bisogno - ha aggiunto l'assessore Galbusera - La scuola si è attivata perché in questo modo si potrà dare meglio concretezza al progetto del nuovo servizio. A seconda del bisogno, sarà possibile soddisfarlo in un modo piuttosto che in un altro. Ci sarà flessibilità nel trovare nuove e differenti soluzioni".

M.Mau.
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