Oggiono: conferite 3 medaglie d'onore in Municipio. Presente il Prefetto De Rosa

Si è svolta nella tarda mattina di giovedì 4 febbraio la cerimonia di conferimento delle Medaglie d’Onore agli ex internati nei campi di prigionia tedeschi durante la Seconda guerra mondiale. A ricevere l’onorificenza sono stati: Combi Rinaldo, Stefanoni Giovanni e Corti Mario. Presso l’aula consiliare di Oggiono erano presenti il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa, l’Onorevole Roberto Paolo Ferrari, il sindaco di Oggiono Chiara Narciso e i sindaci di Ello, Virginio Colombo, e Suello, Angelo Valsecchi.

Angelo Valsecchi, Chiara Narciso, Giovanni Corti, Virginio Colombo e Roberto Paolo Ferrari

Chiara Narciso Sindaco di Oggiono Castrese De Rosa Prefetto di Lecco

Giovanni Corti con l'onoreficienza conferita al padre Mario

Con loro anche Mariano Spreafico capogruppo degli Alpini ed esponente dell’Istituto “Nastro Azzurro”. Ente, quest’ultimo, che si occupa delle ricerche necessarie ad approfondire le storie degli ex internati, raccogliendo i documenti necessari per giungere all’assegnazione della medaglia. Riconoscenza istituita ufficialmente nel 2006 attraverso una legge dello Stato.

Giovanni Corti figlio di Mario Corti

Giuseppe Combi

«Non è la medaglia che da onore a queste persone ma sono queste persone che danno onore a questa medaglia» ha dichiarato Spreafico ricordando alcune delle vicissitudini dei tre cittadini a cui è stata conferita l’onorificenza.

I parenti di Stefanoni Giovanni

«Non è un fatto meramente simbolico» ha spiegato il Prefetto De Rosa sottolineando l’importanza dell’onorificenza e della “Giornata della Memoria”. Il Prefetto ha ricordato come poche settimane fa abbia dovuto recarsi alla sede Anpi di Lecco per portare la solidarietà delle istituzioni di fronte all’ennesimo atto di intimidazione di matrice fascista. Una svastica era infatti stata disegnata sulla targa della sede dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia.

Il Prefetto Castrese De Rosa, i parenti di Stefanoni Giovanni e il sindaco di Suello Angelo Valsecchi

«È giusto ricordare, rendere onore alla memoria di queste persone e condividere questo sentimento con la comunità» ha dichiarato il sindaco di Oggiono Chiara Narciso, sottolineando come la «condivisione» sia «il valore aggiunto di questi momenti collettivi».

Roberto Paolo Ferrari – ex sindaco di Oggiono, oggi Deputato della Lega – ha posto l’accento sull’importanza di «non perdere la memoria» di queste storie e vicende in quanto sarebbe «il rischio più grande» che potrebbe portare queste tragedie a ripetersi.

Il Prefetto Castrese De Rosa


Giuseppe Combi è stato il primo dei presenti a ricevere la medaglia conferita a suo padre Rinaldo. Muratore originario di Cassina Valsassina, dove è nato nel 1910, Rinaldo è stato chiamato alle armi nel 5° reggimento alpini. Non è nota la località e il periodo in cui è stato fatto prigioniero. Viene internato in un campo di prigionia nella regione di Brandeburgo e successivamente in Turingia. Morirà nell’ospedale di Suhl Bez, nei pressi di Erfurt, nel giugno del ’45.

Mariano Spreafico

Roberto Paolo Ferrari (al centro)


La seconda onorificenza è stata conferita a Stefanoni Giovanni. Originario di Suello, classe 1923, Stefanoni partecipa al secondo conflitto mondiale dal gennaio 1943, arruolato nel 77° reggimento di fanteria “Chiari”. Catturato dalle truppe tedesche il 12 settembre del 1943 nei pressi di Voghera, viene internato in un campo di concentramento nei pressi di Amburgo. Farà ritorno a casa nell’agosto del 1945. A ritirare l’onorificenza sono state le figlie Irene, Adriana e il nipote Davide.

Infine, Giovanni Corti ha ritirato l’onorificenza conferita a suo padre Mario. Nato a Oggiono nel febbraio del 1918 Mario è stato chiamato alle armi nel 5° reggimento alpini, battaglione Morbegno. Catturato dai tedeschi il 9 settembre 1943 viene internato in Germania a Furstenberg. Rientra in Italia nell’agosto del 1945.
L.A.
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