Casatenovo: imputato per aver aggredito un rivale con un cacciavite
Sanitari e carabinieri all'esterno del Bennet nel 2018
La zuffa è avvenuta l'8 dicembre 2018 a Casatenovo, al parcheggio del Bennet. Il soggetto albanese, accusato di lesioni personali aggravate e di porto di armi e oggetti atti ad offendere, secondo una tesi ancora tutta da confermare avrebbe infatti aggredito il 29enne all'interno della sua autovettura dopo che si erano incontrati per "chiarire" alcuni messaggi che erano stati mal compresi dall'imputato.
"Lui e un altro ragazzo erano venuti a cercarmi a casa nel primo pomeriggio per andare a bere una birra insieme" ha detto il detenuto, rispondendo alle domande del Vpo Pietro Bassi, "ma io avevo ospiti e non potevo uscire. Gli ho scritto dei messaggi ma erano stati mal interpretati, pensava che gli avessi insultato la famiglia ma non è vero".
Datisi appuntamento qualche ora più tardi al supermercato per chiarire, l'imputato sarebbe salito nella macchina del casatese e lì, secondo la versione del querelante, l'avrebbe aggredito con un cacciavite: "dal niente ha iniziato a tirarmi i pugni" ha continuato il 29enne, "così ho risposto usando una mazza che avevo in macchina. Poi siamo scesi dall'autovettura e lui è scappato, dei passanti hanno chiamato i carabinieri e i soccorsi, sono stato medicato e portato in pronto soccorso".
Alla domanda di chi fossero i due cacciaviti rinvenuti dai militari nella sua macchina il ragazzo ha risposto che non erano suoi ed erano stati lasciati lì dall'imputato, nel frattempo dileguatosi.
Il processo è stato rinviato al prossimo 9 aprile per il prosieguo della istruttoria.
B.F.