Sirtori: con Ri.Fu.Gio. raccolta di farmaci per Andrea, medico e volontario dell'OMG

È trascorso più di un mese dal termine delle festività natalizie, ma la volontà di fare del bene - anche e soprattutto con l'emergenza sanitaria ancora in corso - non è certo venuta meno, anzi.

Andrea e Deborah, in partenza per l'Ecuador

Sabato 6 e domenica 7 febbraio, dalle ore 10 alle ore 12, in piazza Don Arnoldo Brioschi a Sirtori i ragazzi e le ragazze del progetto Ri. Fu. Gio. (acronimo di Ripensare al Futuro con i Giovani, progetto intrapreso da un gruppo di studenti che hanno avvertito, già da tempo, la necessità di confrontarsi su tematiche scomode, pungenti e difficili, e che, grazie al sostegno del Comune di Sirtori, si possono ritrovare per dibattere ed ascoltarsi) hanno organizzato una raccolta di farmaci in supporto del dottor Andrea Amati (alumnus della Facoltà di Medicina dell'Università degli Studi di Pavia, classe 1995), che nelle prossime settimane si recherà, per fini di sostegno umanitario, in Ecuador.
Un'iniziativa alla quale il gruppo giovani ha creduto moltissimo, pubblicizzandola parecchio, come ci ha spiegato Aziz Sawadogo, uno dei membri del progetto che mesi fa aveva organizzato una vendita di orchidee in favore di Unicef.

Il gazebo organizzato nel fine settimana in piazza a Sirtori

Andrea invece, partirà alla volta dell'America Latina nei prossimi giorni. ''Io ed una mia collega, Deborah Ambruoso, abbiamo cercato delle occasioni per fare esperienze di volontariato all'estero, anche non necessariamente in ambito medico. Abbiamo però deciso di sfruttare le nostre competenze, con qualche difficoltà all'inizio, anche e soprattutto a causa del Covid. Tramite l'Operazione Mato Grosso siamo arrivati a Guanazán, paesino che non conosce la presenza stabile di un medico. È un progetto che abbiamo messo in cantiere sin da ottobre, dopo la laurea a luglio. Abbiamo già raccolto parecchi farmaci, tramite amici, conoscenti e medici di famiglia, ma abbiamo deciso di aumentare le dosi tramite quest'iniziativa pubblica. Ci siamo sottoposti a tampone - fortunatamente, negativo - mercoledì scorso, e giovedì 11 febbraio dovremo partire. Al nostro arrivo ci attenderanno Anna ed Andrea - con i loro 4 figli - che ci faranno da supporto logistico. Oltre, ovviamente, all'ambulatorio/deposito farmaci che ha costruito Marco, il ragazzo che si è recato lì 2 anni fa e che ci ha parlato del progetto. Ci aspetterà, ovviamente, anche un po' di lavoro, visto che Marco ci ha raccontato della grande affluenza in ambulatorio, visto che è stato quasi un evento, per la popolazione locale, avere un medico in pianta stabile (anche se, vista la situazione epidemiologica, più che altro svolgeremo visite domiciliari). Avremo comunque anche collaborazioni con il centro di salute locale, e speriamo, davvero, di lasciare un segno e un progetto duraturo, anche, magari, in sinergia con la nostra Università".

Andrea e Deborah

Auguriamo pertanto davvero al dottor Amati e alla dottoressa Ambruoso di lasciare il segno, e poter continuare - al meglio - di far del bene.
Così come invitiamo tutti i lettori a supportare l'iniziativa: sulla piattaforma gofundme, difatti, sará possibile donare qualsiasi importo (fino alla fine del mese di marzo) alla raccolta fondi "Farmaci per Guanazàn", al fine di permettere l'acquisto di farmaci che non possono varcare la frontiera e strumenti clinici troppi pesanti e/o ingombranti da trasportare per le compagnie aeree di linea.
Marina Temperato
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