Costa: coniugi minacciati al telefono. Si apre il processo

Ti brucio la macchina, vi rovino la casa, vi porto via tutto. Sono queste alcune delle frasi minacciose, spesso contenenti altre parolacce e bestemmie, che una coppia di 70enni ha ricevuto via telefono, in ore notturne, tra la fine di febbraio e la metà di marzo del 2017. Ma dall'altra parte della cornetta c'era...il fratello di lui. A smascherare l'autore delle telefonate sono state le indagini dei Carabinieri di Costa Masnaga -comune di residenza della coppia "vessata"- alla quale le due vittime si sono rivolte. "Non riuscivo più a dormire perchè mi continuava a suonare il telefono nel cuore della notte" ha detto la persona offesa, "ci chiamavano tra le 21 e la mezzanotte e ce ne dicevano di tutti i colori. Non importava che rispondessi io o mia moglie. La voce era sempre la stessa. Una voce maschile, ma non sono mai riuscito a capire chi si nascondesse dall'altra parte".
All'origine degli fatti che hanno trascinato a giudizio il fratello del querelante, un uomo che vive in Calabria, accusato di molestie e atti persecutori, ci sarebbero dei dissapori in famiglia. Delle questioni che però pare siano state risolte dopo la denuncia e l'apertura del processo, avendo il masnaghese deciso di ritirare la querela. Il giudice Giulia Barazzetta ha così fissato un'ulteriore udienza al 30 marzo prossimo, per consentire all'imputato di accettare la remissione di querela.
B.F.
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