Costa: prevenzione del tumore mammario. Avis offre alle socie lo screening anticipato

Lucia Mevio di Avis Costa Masnaga
Donare il sangue con Avis Costa Masnaga permette di guadagnare in salute. Il 2021 riparte, per l'associazione di donatori di sangue, con una serie di iniziative nel solco della prevenzione rivolte ai soci. La prima è nel segno della continuità: verrà infatti riproposto il progetto "Avis è donna" rivolto alle donne che compiranno quest'anno 46 e 48 anni allo scopo di attuare la prevenzione dei tumori della mammella. Dal 2014, Avis sostiene annualmente questo progetto, dando la possibilità di effettuare una mammografia e un'ecografia mammaria bilaterale, semplicemente prenotando un appuntamento, tramite telefono, presso la struttura di Villa Beretta, con la quale è stata rinnovata anche per il 2021 la convenzione che era stata stipulata a suo tempo.
L'Agenzia di Tutela della Salute (ATS) del territorio effettua già da diversi anni una campagna di screening mammografico per le donne di età compresa tra 50 e 69 anni. "Scopo del nostro progetto è estendere questo screening al 46° e al 48° anno di età, nella convinzione che un anticipo della campagna di prevenzione possa portare a risultati ancora migliori nel campo della tutela della salute della donna" spiega la presidente Lucia Mevio. "Vorremmo che quest'anno, ancora di più, fosse utilizzata questa possibilità. Con la pandemia tutti pensano al Covid, ma in termini di prevenzione c'è stato uno slittamento, si è fermato tutto. Se le donne approfittano di questa possibilità che offriamo loro, siamo ancora di più contenti". Il campione medio a cui si rivolge l'iniziativa, in anticipo rispetto all'età in cui comincia lo screening regionale, riguarda circa una ventina di donne.
Avis si sobbarca la spesa di questi esami nella convinzione che si tratta di indagini importanti ai fini preventivi: questi esami sono ritenuti tra i più qualificati per fare una buona prevenzione cominciando, se possibile, già dai 30 anni, soprattutto per coloro che hanno familiarità. Questi esami preliminari possono far scattare una serie di approfondimenti, se gli esiti lo rendono necessario. Ed è proprio l'aspetto della prevenzione su cui punta Avis, che si interessa della salute delle proprie iscritte.

Il direttore sanitario di Avis Costa, Luca Bonacchini

"Quest'anno attiveremo una serie di progetti, alcuni dei quali erano già in essere. Tutti puntano sullo screening perché crediamo tanto nella prevenzione della malattia. Il nostro statuto, oltre alle campagne di donazione, promuove uno stile di vita sano e attivo" ha spiegato Luca Bonacchini, direttore sanitario di Avis Costa, sottolineando l'importanza di sottoporsi a uno screening oncologico per il tumore della mammella. "Nel contesto dell'emergenza pandemica tante persone non si sono più controllate perché, soprattutto durante la prima ondata, si è interrotto lo screening preventivo. Noi, invece, abbiamo continuato nel progetto storico per non perdere nessuno e individuare tumori precoci. Ci sono evidenze scientifiche secondo le quali, lo screening andrebbe anticipato ed è consigliato verso i 30 anni per chi ha familiarità. In questo contesto abbiamo anticipato di due anni la campagna regionale per mutare la sensibilità tra più persone possibili, intercettando anche quelle perse durante il Covid".
Sulla bontà dell'iniziativa, il medico ha così commentato: "Puntiamo su un'ottima prevenzione perché in questo caso, individuare in maniera precoce evidenze sospette, può significare non andare a impattare in maniera drastica con terapie invasive, ma anche permettere alle socie di continuare una vita sana. Allo stesso tempo, noi avremo sempre a disposizione le donatrici visto che con la pandemia abbiamo avuto un aumento del numeri di donazioni".
Come accennavamo in apertura, Avis ha in programma anche iniziative per gli uomini e per le socie giovani.
M.Mau.
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