Colle, Dolzago e Ello: 1 milione di € per la messa in sicurezza del Gandaloglio

Il 2021 potrebbe essere l'anno decisivo per la messa in sicurezza del torrente Gandaloglio. Da quasi vent'anni il corso d'acqua che scende dal Monte di Brianza è stato soggetto a problematiche di tipo franoso. In particolare, nel tratto che attraversa i comuni di Colle Brianza, Ello e Dolzago. Dai primi anni Duemila si sono verificati una serie di smottamenti e cedimenti del terreno, fino alla frana di più vaste proporzioni emersa nel 2015. Uno smottamento del terreno che, sviluppatosi su un versante di diverse decine di metri, incombe ancora oggi sull'alveo del torrente nella zona al confine fra i territori comunali di Colle Brianza e Dolzago. Manifestatasi in seguito ad un periodo di forti piogge, la frana espone la zona ai rischi derivanti da possibili ulteriori scivolamenti delle masse di terra, fino all'ostruzione del deflusso delle acque.

Il torrente Gandaloglio a Dolzago

«I problemi erano emersi, in tutta la loro problematicità, con gli interventi di pulizia effettuati lungo le sponde del torrente da parte della Protezione Civile. Avevamo segnalato la situazione già diversi anni fa alla Regione» ha ricordato il sindaco di Dolzago Paolo Lanfranchi, che ha inoltre aggiunto: «i comuni di Dolzago e Colle Brianza avevano anche stanziato 13mila euro ciascuno per finanziare le indagini preliminari e gli studi di fattibilità degli interventi di sistemazione. Anche il comune di Molteno, attento alla problematica, aveva partecipato con un finanziamento di mille euro».

I sindaci Lanfranchi (Dolzago) e Colombo (Ello)

Grazie alle risorse stanziate da Regione Lombardia - pari a oltre un milione di euro - si dovrebbero realizzare una serie di interventi che, a più riprese, permetteranno di mettere in sicurezza, oltre il versante franoso, anche l'intero percorso verso valle del Gandaloglio. Sarà un intervento «più strutturato rispetto a quanto originariamente previsto» ha chiarito Lanfranchi. A gestire la progettazione e la realizzazione dei lavori sarà la Comunità Montana.
Tre sono gli ambiti di intervento principali. Il primo sarà interamente realizzato nel territorio comunale di Colle Brianza. Verrà rimodellato il versante oggetto della frana e realizzato un sistema di drenaggio delle acque. Inoltre, saranno consolidate le sponde del torrente. Le opere previste per la messa in sicurezza del versante franoso sono di "ingegneria naturalistica". Nel bosco non verranno realizzati interventi invasivi e impattanti in grado di condizionare negativamente l'aspetto paesaggistico, come avverrebbe, ad esempio, con la realizzazione di muri di contenimento in cemento armato. Diversamente, le opere che saranno realizzate dovrebbero essere caratterizzate dall'utilizzo di materiali come rocce, pietrisco, ghiaia e legno.

Un secondo intervento prevede la riqualificazione dei versanti con la pulizia della vegetazione, la sistemazione delle sponde e dell'alveo del torrente. Successivamente verrà realizzato anche un terzo lotto di lavori per proseguire la messa in sicurezza del corso d'acqua anche nella zona più a valle. Questi due interventi coinvolgeranno anche i territori comunali di Ello e Dolzago. Oltre il 50% delle risorse stanziate servirà per opere che verranno realizzate nel territorio comunale di Colle Brianza. Soddisfazione per l'intervento atteso da anni è stata espressa oltre che da Paolo Lanfranchi anche da Ettore Anghileri, vicesindaco di Colle Brianza con delega ai lavori pubblici, che ha dichiarato: «Abbiamo già fatto un incontro con la Comunità Montana. Ai comuni è stata chiesta collaborazione e da parte nostra è già stata data. Individueremo i proprietari delle aree che si affacciano sul torrente per concordare e facilitare l'accesso all'area da parte delle imprese incaricate di svolgere i lavori». Un impegno che è stato confermato anche dal sindaco Lanfranchi di Dolzago che ha confermato l'aiuto dei comuni a favore della Comunità Montana per risolvere gli aspetti «burocratici» necessari all'avvio dei lavori.

Il vicesindaco di Colle, Ettore Anghileri

Le tempistiche per giungere alla realizzazione delle opere non sono ancora state definite. Appare probabile che entro i primi sei mesi del 2021 dovrebbero essere mossi i primi passi fondamentali. L'affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva degli interventi, da parte della Comunità Montana, dovrebbe essere effettuato entro la fine del mese di febbraio o gli inizi del mese di marzo. Considerati i tempi tecnici necessari ad appaltare i lavori, le opere potrebbero prendere il via fra la tarda primavera e l'estate. Al momento non è possibile stimarne la durata. Considerando i diversi interventi da realizzare, così come il fatto che l'area non può essere raggiunta da mezzi di notevoli dimensioni, è probabile che i cantieri restino aperti anche per oltre un anno.

L.A.
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