Missaglia: si è spento a 71 anni Ambrogio Camozzi, commerciante impegnato nel sociale

Ambrogio Camozzi
Una vita trascorsa nel mondo sociale e profondamente legata a quella del suo paese: Missaglia. Ambrogio Camozzi è scomparso all'inizio di questa settimana dopo alcuni anni segnati dalla malattia.
"Ambrogino" come erano abituati a chiamarlo tutti, era noto perché con i suoi mercati si spostava in continuazione da un paese all'altro vendendo le sue scarpe ed era quindi diventato molto conosciuto e apprezzato nel suo lavoro anche al di fuori dei confini del suo paese d'origine e della sua frazione, Missagliola.
Classe 1949, Ambrogio se n'è andato al termine di una lunga battaglia contro quel male che lo aveva costretto a letto negli ultimi cinque anni, e ha lasciato un grande vuoto non solo nel cuore dei famigliari, in particolare la moglie Rita e le figlie, Chiara e Maria Elena, ma di una comunità intera che ha comunque voluto far sentire la propria vicinanza alla famiglia nel giorno del suo funerale.
Nella mattinata di giovedì infatti, sono state numerosissime le persone che gli hanno dato l'ultimo saluto; una presenza che ha sicuramente fatto piacere ai famigliari, i quali hanno avuto conferma della forte impronta lasciata in vita da Ambrogio in chi ha avuto la possibilità di conoscerlo. Oltre alla vita professionale, il mondo del sociale e del volontariato è stato sicuramente l'altro grande pilastro della vita del missagliese, che per anni si è dato da fare nell'organizzazione del Carnevale, partecipando all'allestimento dei carri della tradizionale sfilata. Oltre a questo, collaborava in modo costante con il Mato Grosso e si impegnava in prima persona nella realtà dell'oratorio nella raccolta di cartone e vetro insieme ad un gruppo di volontari della Parrocchia. Un'altra grande passione era poi il calcio e anni fa aveva anche seguito il famoso calciatore e poi allenatore originario di Missaglia, Alfredo Magni, nella sua attività, coltivando il suo amore per questo sport anche in età più anziana.
Dedito fino all'ultimo alla sua comunità, Ambrogio aveva corso anche per le elezioni amministrative perché oltre ad essere interessato ai problemi e alla politica del proprio territorio, voleva contribuire in modo concreto al buon funzionamento delle istituzioni politiche stesse.

''Nella nostra vita ha sicuramente lasciato un grande vuoto ma mi piace comunque ricordarlo ora con le parole che hanno usato alcuni suoi amici in occasione del rosario che si è tenuto prima del giorno del funerale. Alcuni di loro, infatti, lo hanno definito come una persona instancabile quando si trattava di aiutare gli altri e di poter essere utile in qualche modo, un uomo infaticabile che non si tirava mai indietro e che fino all'ultimo ha cercato, nel proprio piccolo, di fare del bene per la propria comunità" ha raccontato la figlia Chiara, felice che la vera e più intima natura del padre sia sopravvissuta agli anni della malattia e sia rimasta comunque nei cuori di amici e conoscenti.
Il funerale di giovedì mattina è stato celebrato nella basilica di San Vittore a Missaglia, alla presenza di don Eugenio Folcio, storico coadiutore della parrocchia oltre che intimo amico del 71enne.
M.B.
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