Cesana: consegnate le pigotte ai nuovi nati direttamente a casa

Consegnate le pigotta Unicef ai nuovi nati. L’amministrazione comunale di Cesana Brianza non ha rinunciato alla tradizione e anche quest’anno, con la collaborazione della Pro Loco, ha consegnato una bambola di pezza a tutti i bambini nati nel 2020. Si tratta di un’iniziativa giunta alla dodicesima edizione, quest’anno svoltasi in modo differente: le pigotte sono state portate direttamente nelle abitazioni, evitando così la consueta cerimonia ospitata all’interno della sala consiliare.
La festa, in passato, veniva celebrata nel giorno di Santa Lucia (13 dicembre), ma escludeva tutti i bambini nati negli ultimi giorni dell’anno. Così, l’amministrazione ha deciso di organizzare l’iniziativa nell’anno successivo, durante il sabato più vicino alla festa della vita in modo da poter valorizzare ulteriormente questa proposta. Negli ultimi tre anni si è sempre tenuta nel mese di febbraio.


“Il titolo di quest’anno della festa della vita è “libertà e vita”, tema che ci fa riflettere sul fatto che non tutti vivono l’esperienza di essere accolti, come i vostri bambini, da coloro che li hanno generati” ha consegnato il sindaco Eugenio Galli nella lettera che ha consegnato alle giovani famiglie. “Di fronte alle azioni disumane ogni persona prova un senso di ribellione o di vergogna. Senza il dono della libertà l’umanità non sarebbe se stessa, senza il dono della vita non avremmo la possibilità di lasciare una traccia di bellezza in questo mondo, di cambiare l’esistente, di migliorare la situazione in cui si nasce e cresce”.
Il primo cittadino ha quindi spiegato l’iniziativa “per ogni bambino nato, un bambino salvato”: la pigotta che viene regalata al nuovo venuto al mondo, permetterà di fornire un kit salvavita a un bambino che vive in un’altra parte del mondo, grazie a vaccinazioni, vitamina A, sali per la reidratazione, antibiotici, zanzariere per prevenire la malaria e assistenza alle madri durante la gravidanza e il parto”.


La pigotte sono interamente realizzate a mano, secondo una libera fantasia: a Cesana, le creatrici sono Claudina e Maurins.
“La pigotta, in dialetto lombardo, è una bambola di pezza comune a tutte le culture del mondo. E’ stata la compagna di giochi dei bambini nel dopoguerra e oggi è la bambola unica e irripetibile dell’Unicef che rappresenta un bambino che, in un paese in via di sviluppo, aspetta il nostro aiuto” ha aggiunto il sindaco, riassumendo così lo spirito dell’iniziativa: “La pigotta dell’Unicef diventa così un simpatico gesto di benvenuto a un nuovo cittadino e alla sua famiglia e, nello stesso tempo, un importante e concreto atto di solidarietà”.
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