Bulciago, il sindaco Cattaneo sulla chiusura della Sicor: ''esigeremo la bonifica del sito''

Dopo la sconvolgente notizia sulla chiusura dello stabilimento di Bulciago della Sicor Srl, azienda chimica che nelle ultime ore ha fatto sapere che liquiderà la propria sede sita sulla strada provinciale 342 al confine con Barzago, anche il sindaco bulciaghese Luca Cattaneo ha espresso alcune considerazioni in merito.
I dirigenti dell'azienda avevano infatti contattato personalmente il primo cittadino nei giorni scorsi per avvisarlo della decisione di chiudere il sito bulciaghese entro la fine dell'anno, lasciando così a casa più oltre cento dipendenti.
Notizia che ha quindi preso alla sprovvista l'intera amministrazione comunale, che l'ha infatti definita come un fulmine a ciel sereno, del quale nessuno poteva sospettare.

Il sindaco Luca Cattaneo

Il nuovo dirigente della società, in particolare, aveva comunicato al sindaco nei giorni scorsi la volontà non solo di fermare la produzione ma anche di procedere con un'operazione di cleaning, ovvero di risanamento dei serbatoi e dei silos in modo da ripulire lo stabile e lasciarlo completamente vuoto e libero da residui o contaminazioni chimiche.
Dopo aver quindi condiviso il triste annuncio con tutta l'amministrazione, due almeno sono stati i punti su cui il Comune ha iniziato ad interrogarsi e che con tutta probabilità domineranno il dibattito attorno la vicenda nei prossimi mesi: il primo è ovviamente l'aspetto del licenziamento dei lavoratori, poiché nonostante siano solo una decina i residenti a Bulciago, si tratta comunque di un danno enorme per tutto il territorio, soprattutto in un momento di stallo per il mondo del lavoro come quello che si sta attraversando a causa della pandemia. Su questo punto la competenza è in capo in primis ai sindacati competenti, ma il Comune ha comunque intenzione di promuovere la propria partecipazione ad un possibile tavolo con l'azienda e il sindacato per affrontare in maniera congiunta il problema sociale ed economico che verrà a crearsi per coloro che non saranno ricollocati in altre sedi del gruppo.
Il secondo aspetto importante riguarda invece la questione ambientale e in particolare lo stato della bonifica del sito, ad oggi a carico dell'azienda chimica, che si protrae da anni e sulla quale c'è preoccupazione che la procedura possa rallentarsi o, peggio ancora, interrompersi del tutto. In merito a ciò, il sindaco Cattaneo è stato molto chiaro e deciso nell'affermare che sarà iniziativa del Comune creare un tavolo con gli enti preposti per seguire questi interventi di bonifica, tra cui Arpa, Vigili del Fuoco e Prefettura, in modo da accertarsi che il procedimento possa proseguire senza intoppi anche dopo che l'azienda avrà abbandonato definitivamente il sito.
Le risposte fornite dalla stessa Sicor in merito non sono ancora chiare sul punto, quel che è certo è che però l'iter di bonifica rimane un obbligo in capo all'azienda e l'intenzione dell'amministrazione è quella di fare in modo che prosegua fino a che l'opera di riqualificazione ambientale sia del tutto completata. Lo stesso sentimento di solidarietà verso i lavoratori e le loro famiglie è giunto anche dall'assessore all'urbanistica, Tonino Filippone, che ha sottolineato come la decisione dell'impresa coinvolga la comunità intera, non solo un paese, e che oltre a ciò, le conseguenze ambientali che potrebbero venire a crearsi non devono essere lasciate in secondo piano.
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