Nibionno: Antonio Losito a Lugano per la finale della coppa mondiale del panettone

Nelle sontuose stanze di Palazzo Bovara a Milano, sabato 20 febbraio, una giuria illustre guidata dal maestro Iginio Massari, ha deciso che il panettone creato da Antonio Losito meritasse la finale mondiale in programma il prossimo novembre a Lugano. Originario di Brescia, ma residente a Nibionno, Antonio aveva accolto l'approdo alla finale nazionale con la stessa gioia e inquietudine che ha dimostrato per quella internazionale.
"Mi sento come un pinguino infreddolito. Ho da sempre questa sensazione di fare qualcosa più grande di me, in qualsiasi circostanza mi sento sempre inadeguato e invece eccoci qua", ci ha raccontato con una palpabile emozione nella voce.

Il pastry chef Antonio Losito

L'ossimoro del pinguino infreddolito è soltanto la più recente declinazione del binomio "insicuro egocentrico" con cui è solito descriversi. La finale di Milano ha visto il confronto dei trenta più grandi pasticceri d'Italia. Dai voti e dalle valutazioni dei giudici solo sette si sono assicurati un posto per la finale mondiale, dove i rappresentanti italiani sfideranno i migliori di altre quattro nazioni: Francia, Stati Uniti, Svizzera e Spagna. La gioia del pastry chef nibionnese in realtà è doppia: è stato infatti insignito del premio della critica, a cura di Pasticceria Internazionale, la più autorevole rivista del settore, che gli conferirà la targa nei prossimi giorni. Anche durante la finale nazionale, dove i migliori trenta pasticceri del nord, del centro e del sud si sono affrontati, la ricetta da seguire era sempre la stessa del disciplinare e anche questa volta ha vinto la finezza e il perfezionamento infinitesimale, che solo i professionisti sanno cogliere ed esaltare.

Subito dopo la vittoria, Antonio Losito è partito per Roma per lavoro. "Non avrei mai immaginato che in questo periodo il lavoro aumentasse. I riconoscimenti che sto ricevendo stanno facendo incrementare la mia credibilità anche nel campo dei dolci lievitati, quindi mi stanno chiamando molte pasticcerie per ricevere la mia consulenza e per investire in teoria, ora che nella pratica i lavori sono un po' fermi".
È la seconda edizione della coppa del mondo del panettone che si tiene ogni due anni, ma è la prima a cui partecipa Antonio, che dice di non temere particolarmente gli avversari internazionali. "Non ci saranno dei nomi noti, ma degli ottimi pasticceri. Cercherò di difendere nel migliore dei modi l'italianità del prodotto".

Losito è però consapevole che in campo internazionale potrebbero entrare in gioco altri parametri, come i gusti della giuria, il cui palato potrebbe premiare una certa cottura o un certo accento di sapidità. "Se al gusto dei giornalisti sono risultato il migliore, significa che il mio panettone piace alla gente comune e questo mi rende molto orgoglioso. Chi lo sa se anche la prossima giuria sarà d'accordo con questo giudizio".

In questi lunghi mesi che lo separano dalla finale, Antonio vuole dimenticarsi per un po' della ricetta del panettone per dedicarsi a tutti gli altri dolci che costellano la sua vita. "Ho fatto e rifatto talmente tante volte quella ricetta che ora voglio staccare un po'". Antonio Losito ci ha raccontato in esclusiva che presto il suo panettone potrà essere comprato presso la pasticceria Maison Morotti di Varese: "Si potrà acquistare il panettone di Antonio Losito con il mio logo dal prossimo Natale".
Chissà che, tra una conquista e la successiva, l'insicuro pastry chef non scriva un altro pezzo della sua biografia, la cui prima puntata è già uscita lo scorso anno.
Quello che è certo è che il pinguino infreddolito, con l'insicurezza in tasca e l'ambizione sfrenata in testa, sa quel che vuole e come raggiungerlo.
Martina Bissolo
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