Barzago: Natalina, missionaria in Congo, ricorda l'incontro con il diplomatico ucciso

La notizia dell'attentato in Congo dove hanno perso la vita il giovane ambasciatore italiano, Luca Attanasio, con il carabiniere, Vittorio Iacovacci, e l'autista locale, Mustapha Milambo, ha scosso in modo particolare la comunità di Barzago.
Nelle ultime ore, infatti, il sindaco Mirko Ceroli ha fatto sapere che il pensiero della cittadinanza è subito andata alla concittadina missionaria Natalina Isella che da oltre 40 anni opera nello stato africano, nella città di Bukavu, a circa sei ore di auto (200 Km) dal luogo dell'agguato.

Nella foto da sinistra don Giovanni Colombo, Anna Maria Maggioni, referente del progetto
Le bambine di Natalina, Natalina Isella, missionaria e il sindaco Mirko Ceroli

''Appresa la notizia ho contattato Anna Maria Maggioni, quale referente in paese del progetto a tutela delle bambine abbandonate che Natalina segue da molti decenni per avere qualche rassicurazione a seguito dei fatti" ha raccontato il primo cittadino. "Natalina ha fatto sapere che conosceva l'ambasciatore: lo aveva incontrato proprio il sabato precedente l'attentato e ne aveva apprezzate le doti umane e di impegno sociale verso la popolazione locale in difficoltà. L'ambasciatore aveva incontrato i missionari e i cooperanti italiani, passando la notte nelle loro strutture. La domenica l'ambasciatore è partito dopo la messa delle ore 6, alla volta di Goma dove ha trovato la morte. Natalina racconta che già nel 1996 nello stesso parco attraversato per l'ultima volta dall'auto del diplomatico, erano stati uccisi ben cinque volontari italiani. Si tratta quindi di luoghi pericolosi. In passato Natalina mi aveva informato, nel corso degli incontri annuali in oratorio per presentare il lavoro di aiuto svolto grazie sostegno economico di molti barzaghesi, della situazione continua di conflitto e guerriglia tra le etnie presenti che non trova pace. Tuttavia, lei stessa si sente al sicuro perché da lei, i fenomeni illeciti sono di tipo banditesco, con furti e rapine, quindi non rapimenti e attentati. Inoltre, lei opera con i minori e povera gente che non attirano l'attenzione dei criminali locali".


L'ambasciatore Attanasio e il carabiniere Iacovacci e sotto un'immagine di un incontro
con il primo al quale aveva presenziato anche Natalina (a destra con la maglia rossa)



Anche la stessa missionaria ha riferito che la popolazione locale è rimasta molto colpita da tale attentato perché riconosce negli italiani, rappresentati dall'ambasciatore Attanasio, l'impegno e la solidarietà dimostrata nei decenni di missione.
"Nel mio ufficio, tra gli altri, è appeso il gagliardetto della città di Bukavu che il mio predecessore, Mario Tentori, aveva ricevuto durante un viaggio in Congo, proprio per visitare le opere realizzate negli anni da Natalina, con il contributo del comune e dei barzaghesi. Il pensiero verso lei quindi è stato immediato. Alla nostra concittadina va l'abbraccio solidale dell'amministrazione comunale e di tutti coloro che le permettono di non arrendersi davanti a queste tragiche notizie" ha concluso il sindaco Ceroli, riportando anche l'annuncio fatto dalla missionaria, la quale, salvo imprevisti, rientrerà in Italia e a Barzago nel mese di luglio.
M.B.
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